Lotteria degli scontrini: aumenta la possibilità di vincere nel caso di pagamenti con bancomat. Continua la lotta all’evasione (e ai contanti), e il Governo punta ad incentivare i pagamenti tracciabili. Ma la riffa di Stato rischia di creare il caos in bar e negozi.
Lotteria degli scontrini, chi paga col bancomat ha più possibilità di vincere ed avrà diritto al doppio dei biglietti rispetto a chi pagherà in contanti.
Per partecipare alla lotteria che partirà dal 1° gennaio 2020 sarà necessario rilasciare il proprio codice fiscale al bar, o al negozio, e non è certo azzardato credere che in un primo periodo regnerà il caos.
Il Fisco continua la lotta all’evasione puntando a scoraggiare l’uso dei contanti da un lato e a incentivare la richiesta dello scontrino dall’altro.
Ma a poter partecipare alla lotteria degli scontrini, in vigore dal 1° gennaio 2020, è solo chi ha già compiuto la maggiore età: per i minorenni è vietata, come le slot.
Anche chi non è residente in Italia, e quindi non è in possesso di un codice fiscale, non vi può partecipare.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Dogane-Monopoli stanno lavorando insieme sull’organizzazione della lotteria degli scontrini, i cui premi messi in palio sono tre con estrazione mensile e una annuale. Il primo estratto del mese avrà 50.000 euro di premio, il secondo 30.000 e il terzo 10.000 euro.
L’estrazione annuale, che si terrà a fine anno, sarà di un milione di euro. Dal 2021 sono previste anche estrazioni settimanali. Chi risulterà titolare del biglietto vincente potrà reclamare il premio entro 90 giorni. I premi non incassati saranno utilizzati per incrementare il montepremi annuale.
L’idea di base è quella di spingere i cittadini a chiedere lo scontrino anche per le spese più basse, visto che si può partecipare alla lotteria con scontrini da 1 euro in poi. È proprio per i micro-pagamenti che si rischiano i problemi maggiori.
Basti pensare al piccolo bar di quartiere o ai tanti negozi di alimentari situati nelle piccole e grandi città italiane. Se per ogni acquisto il cliente chiederà di partecipare alla lotteria degli scontrini - ipotesi plausibile visti i premi allettanti previsti - l’esercente dovrà registrare la spesa inserendo il codice fiscale dell’acquirente. Ancora non si sa come e dove.
Lotteria degli scontrini, chi paga col bancomat ha più possibilità di vincere
Chi paga col bancomat, carta di credito, App o bonifico (cioè tutte le alternative al contante) ha più chances di vincere alla lotteria degli scontrini. Il raddoppio dei biglietti in caso di pagamenti tracciabili è una delle ultime novità in merito alla lotteria dei corrispettivi, introdotta in sede di conversione del decreto crescita dall’articolo 12-quinquies:
“In relazione alla lotteria legata allo scontrino fiscale, si raddoppia la possibilità di vincita per le transazioni effettuate con carta di debito e credito rispetto alle transazioni effettuate per mezzo di contanti.”
Dunque, chi deciderà di effettuare le proprie spese tramite pagamenti tracciabili avrà il doppio delle possibilità di essere estratto e vincere uno dei premi messi in palio dalla lotteria.
Il Fisco, insomma, cerca di fare leva sulla voglia di vincere un premio in denaro, anche solo con la spesa di 1 euro, e scommette sull’accanimento dei cittadini.
La lotteria degli scontrini non prevede puntate in denaro, quindi tecnicamente non può essere definita gioco d’azzardo, eppure fa riflettere il fatto che sia vietata ai minori esattamente come le slot.
Lotteria degli scontrini, per partecipare bisognerà dare il codice fiscale
In vista dell’avvio della lotteria degli scontrini sarà predisposto un portale online all’interno del quale il consumatore potrà tenere traccia dei propri biglietti virtuali.
Per partecipare all’estrazione dei premi di Stato per le spese di importo superiore ad 1 euro bisognerà rilasciare il proprio codice fiscale al rivenditore. Non è ancora chiaro se il dato dovrà essere inserito manualmente o se sarà studiato un sistema per automatizzare l’inserimento e la comunicazione dell’informazione direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Questo farebbe senza dubbio la differenza e contribuirebbe a rendere meno caotico l’avvio della lotteria degli scontrini.
Preoccupa e non poco l’idea che ogni bar o negozio debba inserire manualmente il codice fiscale dell’acquirente in sede di emissione dello scontrino. Certo è che in ogni caso il nuovo gioco d’azzardo di Stato obbligherà tutti gli esercenti a dotarsi dei nuovi registratori di cassa telematici, almeno per rendersi più semplice la vita.
Lotta all’evasione: ecco perché la lotteria degli scontrini è utile
In Italia c’è un’innegabile tendenza all’evasione fiscale, talmente forte da farci risultare primi in Europa con 190,9 miliardi di tasse evase secondo uno studio della società inglese Tax Research SSL.
Le misure di controllo messe in atto dallo Stato si fanno sempre più pressanti, così come la presenza del Fisco risulta quasi assillante.
Già da tempo col redditometro, ridisegnato dal Decreto Dignità, sono previsti accertamenti nel momento in cui il reddito presunto stabilito dall’Agenzia delle Entrate si discosta di più del 20% del reddito effettivamente dichiarato dal contribuente.
Ovvero, se il cittadino dichiara una certa cifra, non può poi spendere il doppio senza destare sospetti.
Per incentivare l’uso di pagamenti tracciabili, tra le novità proposte nella Pace Fiscale 2 c’è l’azzeramento dei costi di commissione per i pagamenti con carta e bancomat inferiori a 30 o 25 euro, su questo particolare la Lega ancora non è stata precisa.
Non c’è dubbio che la digitalizzazione delle procedure stia dando grandi risultati, come risulta dall’incremento di gettito registrato dagli ultimi dati del MEF.
Dal 1° gennaio 2019, infatti, è partito l’obbligo per la fattura elettronica, mentre lo scontrino elettronico è obbligatorio solo per i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro.
Lo scontrino elettronico diventerà obbligatorio per tutti dal 1° gennaio 2020, in questo modo tutti i commercianti avranno il tempo di adeguarsi gradualmente, sostituendo i vecchi registratori di cassa con quelli nuovi.
Da settembre 2019 la guerra ai contanti si farà più aspra, visti i controlli per chi supera la soglia di 10.000 euro di operazioni in contante eseguite nel corso del mese, anche se in singole operazioni di 1.000 euro.
Quindi, se da un lato lo Stato ci “tenta” con la lotteria degli scontrini e la possibilità di vincere cospicui montepremi, e continua a spingere i cittadini ad abbandonare il contante tramite la promessa di agevolazioni, dall’altro si è avviato un vero e proprio Grande Fratello fiscale: il grande occhio vigile dell’Agenzia delle Entrate terrà sotto osservazione tutti i nostri movimenti finanziari.
Chi non ha niente da nascondere, però, non ha nulla da temere.
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