“La maggioranza di centrodestra non è a rischio, tempi per nascita governo Meloni saranno molto brevi”: l’intervista a Ciriani (Fdi)

Stefano Rizzuti

13/10/2022

Luca Ciriani, capogruppo uscente di Fratelli d’Italia al Senato, intervistato da Money.it assicura che la tenuta della maggioranza non è a rischio e il nuovo governo arriverà in tempi brevi.

“La maggioranza di centrodestra non è a rischio, tempi per nascita governo Meloni saranno molto brevi”: l’intervista a Ciriani (Fdi)

Le tensioni interne al centrodestra, con la decisione di parte di Forza Italia di non votare Ignazio La Russa alla presidenza del Senato, non creerà problemi nella maggioranza. Ne è convinto Luca Ciriani, capogruppo uscente di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama.

Intervistato da Money.it dopo [l’elezione, al primo scrutinio, di La Russa, Ciriani assicura che la maggioranza non è a rischio e che le “ragioni della coalizione vengono prima”. I voti a favore del neo-presidente del Senato - 116, oltre il dato della maggioranza - vengono ritenuti “sorprendenti” e dimostrerebbero che si è trattato di una “candidatura molto forte e molto autorevole”.

Infine, Ciriani assicura che per quanto riguarda le tempistiche per la formazione del nuovo governo Meloni non ci saranno problemi, dipenderà solo dagli adempimenti formali come le consultazioni: “I tempi per la costruzione e la definizione della squadra saranno molto brevi”, garantisce.

Il voto sulla presidenza del Senato e le tensioni nel centrodestra mettono in discussione la tenuta della maggioranza?

Non possono farlo in maniera assoluta, abbiamo un mandato ricevuto dagli elettori. Abbiamo presentato un programma e delle regole comuni, poi ci sono la politica, le persone, le rivendicazioni, ma a un certo punto bisogna tirare una linea e decidere. Noi avevamo un accordo e lo abbiamo fatto rispettare. Il presidente Berlusconi poi ha, giustamente, anche votato in Aula e questo credo sia un segnale che le ragioni della coalizione vengono prima degli interessi legittimi di chiunque.

Si è trattato di una prova di forza tra Forza Italia e il resto della coalizione?

Diciamo una coda a una trattava. Non ho rancore nei confronti di nessuno. Il presidente La Russa è stato eletto trionfalmente con un voto che va ben oltre il dato politico del centrodestra. Questo a significare il fatto che abbiamo puntato su una candidatura molto forte e molto autorevole, al di là di qualche ritratto uscito in questi giorni. Il presidente, durante la sua carriera politica, ha coltivato rapporti di amicizia e di stima che oggi in qualche modo ha riscattato, di cui ha fatto tesoro, ottenendo un voto anche sorprendente, perché ci aspettavamo qualche voto in più ma non in questa dimensione.

Secondo lei da dove sono arrivati questi voti in più?

Non lo so, ma immagino un po’ dappertutto, perché si tratta di una ventina di voti che sono arrivati da fuori il centrodestra. Impossibile dirlo, ma sicuramente un po’ dappertutto.

L’elezione al primo turno di La Russa può sbloccare la trattativa sui ministri e sul presidente della Camera?

Guardi, non lo so, io non mi occupo di trattative. Il toto-nomi non ha senso essere fatto, anche perché le trattative sono ancora in corso e poi bisogna attendere che il presidente Mattarella dia l’incarico a Meloni: i nomi vanno decisi anche con il presidente della Repubblica e c’è un problema anche di opportunità in questa baraonda di nomi bruciati, lanciati, veri e finti. Consiglio prudenza anche per rispetto verso il presidente della Repubblica. Poi il centrodestra ha vinto sulla base di un voto di fiducia, non di protesta: la fiducia l’abbiamo conquistata, non possiamo disperderla, tradirla e conquistarla, non possiamo dare l’impressione di non averla meritata.

Meloni dice che bisogna fare presto con il governo: ci riuscirà?

Assolutamente, bisogna fare presto anche se ci sono dei tempi previsti dalla Costituzione tra incarico e consultazioni. Appena la presidente riceverà l’incarico formale dal presidente della Repubblica, i tempi per la costruzione e la definizione della squadra saranno molto brevi.

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