Manifestazioni contro il green pass a Milano, Roma e altre città: cosa rischia chi partecipa? Quant’è la multa per divieto di assembramento?
Aumentano le manifestazioni contro il green pass in tutta Italia, da nord a sud, in vista del 6 agosto, giorno in cui il certificato verde diventerà obbligatorio per bar e ristoranti, andare in palestra, partecipare ad eventi sportivi e culturali.
Si tratta, il più delle volte, di manifestazioni non organizzate che non rispettano le misure di sicurezza e infrangono il divieto di assembramento. I partecipanti, inoltre, non indossano la mascherina, cosa che, al contrario, è obbligatoria all’aperto ove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale.
Per i manifestanti, quindi, potrebbero scattare multe salate fino a 1.000 euro. Ecco le regole in vigore e i rischi.
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Cosa rischia chi partecipa alle manifestazioni contro il green pass
Manifestare in maniera pacifica è un diritto di ogni cittadino, ma il quadro epidemiologico delle ultime settimane obbliga ad alcune cautele: resta il generico divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina (anche all’aperto) se non è possibile mantenere un adeguato distanziamento. La manifestazione, infatti, potrebbe trasformarsi in un pericoloso focolaio.
Le Forze dell’ordine potrebbero comminare la multa da 400 a 1.000 euro a chi rifiuta di indossare la mascherina e manifesta in maniera disordinata, senza attenersi al distanziamento di almeno un metro.
Ulteriori sanzioni possono poi scattare se la protesta sfocia in episodi di violenza, nel peggiore dei casi può scattare la denuncia penale.
Come si può manifestare?
Se, da un lato, il governo non intende limitare la libertà di pensiero, dall’altro prevede che le manifestazioni pubbliche debbano svolgersi in forma statica - senza cortei - e nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Le prossime manifestazioni
A Roma, Milano, Genova e Torino si sono già svolte manifestazioni spontanee o organizzate contro il green pass e altre sono previste in circa 80 città italiane. La paura delle autorità è che dietro queste manifestazioni si nascondano organizzazioni e sigle con scopi violenti, razziali e anti-governative, che nulla hanno a che fare con l’emergenza epidemiologica.
Tra i manifestanti si contano molti ristoratori, preoccupati dal fatto che il green pass per consumare all’interno possa rallentare la ripresa del settore.
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