Savona si dimetterà dopo la bocciatura della manovra e, ancora, dopo l’irremovibilità del Governo? Le indiscrezioni
Paolo Savona rassegnerà le dimissioni a causa di una manovra di bilancio a lui poco gradita.
Questo il contenuto delle più recenti indiscrezioni di stampa secondo cui il ministro degli Affari europei, che Mattarella si rifiutò di far sedere all’Economia in quanto troppo ostile nei confronti dell’Europa e della moneta unica, sarebbe ora pronto a lasciare, ma non solo.
Stando a quanto fino ad ora emerso, Savona avrebbe anche sottolineato l’esigenza di cambiare non soltanto la manovra di bilancio, ma l’intero Governo.
Manovra e dimissioni Savona: cosa sta accadendo
Qualche giorno fa la Commissione europea ha comunicato l’attesa bocciatura della manovra di bilancio italiana, ponendo le basi per una prossima procedura d’infrazione. Lo stesso Savona si è scagliato contro il documento parlando di una situazione grave.
Un’inversione di marcia che ha sorpreso tutti, soprattutto alla luce della posizione mostrata dal professore negli ultimi mesi di dibattito sulla manovra.
Da fautore della Legge di Bilancio, Savona potrebbe ora rassegnare le dimissioni poiché convinto degli elevati rischi derivanti non soltanto dal testo, ma anche e soprattutto dall’atteggiamento dell’esecutivo nei confronti dell’Europa.
“Non si può più andare avanti così, non ha senso. E la manovra com’è non va più bene: è da riscrivere”,
avrebbe affermato il ministro secondo le indiscrezioni de Il Corriere della Sera.
Per il momento dai corridoi dell’esecutivo non sono giunte conferme o smentite in merito alle possibili dimissioni di Savona. Quel che è chiaro, però, è che anche quella odierna si rivelerà una giornata particolarmente impegnativa per l’Italia dopo la bocciata manovra.
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