Dal marketing a John Lennon: chi è Federico Lazzerini

«Il Marketing è morto, viva il Marketing (meglio se Disruption)»

Nel 2020, Forbes ha inserito Federico Lazzerini nella classifica degli under 30 più influenti d’Europa nel settore del marketing ma, a detta del giovane imprenditore, oltre agli slogan, c’è di più. Lazzerini si definisce dapprima un rivoluzionario, poi un sognatore che ha saputo realizzare i suoi sogni, e solo dopo un imprenditore lungimirante che ha fatto del pensiero controintuitivo la sua quotidianità.

«Credo nell’onnipotenza del digitale e perseguo i comandamenti della Disruptive Innovation», si legge sul suo sito. E ci crede al punto da averne fatto addirittura un libro, edito da Mondadori: «Disruption Marketing».

«Ho sempre sognato il futuro, viaggiando anni avanti nella mia immaginazione», risponde a chi gli chiede di descrivere il suo approccio alla vita, «È una cosa che faccio da quando ero bambino, quando inventavo cose che ancora non esistevano».

Ma se spesso i sognatori sono tacciati di poca concretezza, Federico si ritiene un uomo che realizza ciò che immagina. Infatti ha creato una società che porta il suo nome e che si occupa di comunicazione attraverso un servizio transmediale di consulenza strategica. Nel parterre delle sue collaborazioni si contano marchi come McDonald e Rolex. Più di recente è stato scelto come amabassador da Insparya, società che si occupa di trapianti di capelli, che fa capo a Cristiano Ronaldo.

Lazzerini è da sempre convinto che la comunicazione e il marketing funzionano se c’è al centro psicologia umana, battaglia d’arte e intrattenimento, in risposta alla complessità della vita.

Una vita che non può essere solo lavoro, ma una chiamata ad assolvere a un compito nella società, a cui Federico sente di aver risposto con il suo impegno con la onlus Colors For Peace, di cui è Chief Marketing Officer, e con la sua promozione di un marketing trasversale e umano.

«Da ragazzo ho sempre sognato di fare l’imprenditore», racconta oggi, «Non importava in quale ambito, volevo assolutamente essere padrone del mio destino. Non si trattava quindi di un sogno. Direi più di un impegno verso me stesso. Una motivazione fortissima che mi ha accompagnato per tutta la vita. La mia immaginazione mi ha portato a ottenere il successo planetario con Colors For Peace: da onlus locale a organo internazionale essendo ormai diventata la collezione di arte infantile più grande al mondo. Oltre duecentomila disegni con cui i bambini di cinque continenti hanno espresso la loro idea di pace. Un programma politico che parte dai più giovani in forma di gesto artistico: niente più guerre».

Come padre di due figlie, sente su di sé la responsabilità di lasciare loro un mondo migliore, più vivibile e pacificato. Perché alla fine di tutto, Federico resta un incredibile sognatore che crede nel potere dell’immaginazione: «Imagine di John Lennon è forse la canzone più famosa del mondo, di certo è la canzone che meglio rappresenta la mia vita».