Meloni farà governo con Letta? Perché si parla di nuove larghe intese

Alessandro Cipolla

12 Settembre 2022 - 08:26

Nonostante le smentite dei diretti interessati, si susseguono le voci di un possibile accordo tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta per dare vita a un nuovo governo di larghe intese.

Meloni farà governo con Letta? Perché si parla di nuove larghe intese

Il paradosso di queste elezioni politiche è servito: mentre Giorgia Meloni ormai si muove e parla come una presidente del Consiglio in pectore, al tempo stesso continuano a rincorrersi le voci di un nuovo governo di larghe intese.

Nelle ultime ore Enrico Letta ha ribadito di non volere inciuci “governa chi vince”, con la leder di Fratelli d’Italia che a stretto giro ha specificato di non volere “mai e poi mai un governo arcobaleno”.

Con la destra non governeremo - ha poi aggiunto Letta - L’esperienza del governo di larghe intese è stata unica, eccezionale e irripetibile, l’idea che si possa ripetere ciò che è successo in questa legislatura è assurda”.

Ma perché nel pieno della campagna elettorale Enrico Letta e Giorgia Meloni si trovano costretti a dover smentire continuamente le voci di larghe intese? Tra i vari partiti del resto solo Azione e Italia Viva in vista delle elezioni politiche continuano a tirare per la giacca Mario Draghi, anche se l’ex numero uno della Bce potrebbe non avere molta voglia di continuare ad albergare a Palazzo Chigi nei prossimi cinque anni.

Meloni, Letta e le larghe intese

In ottica larghe intese, negli ultimi giorni ci sono due possibili scenari post voto che sono stati continuamente tirati in ballo. Il primo è quello di un “tradimento” di Salvini e Berlusconi a Meloni una volte chiusi i seggi, mentre il secondo è quello di una leader di Fratelli d’Italia che sarebbe in qualche modo spaventata dal dover guidare il Paese in un momento così difficile.

Si parla con insistenza di larghe intese negli ultimi giorni però soprattuttoa causa di una intervista rilasciata ad Avvenire da parte di Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia e considerato lo spin doctor di Giorgia Meloni.

Stiamo per entrare in una guerra diversa, ma mostruosamente spietata. Sarà un autunno terribile: la povertà si impennerà, molte attività economiche chiuderanno... - ha dichiarato Crosetto - E se l’Italia si vorrà salvare, se vorrà davvero sopravvivere, dovrà unire tutte le energie migliori. E tutte vuol dire tutte”.

Meloni per Crosetto non avrebbe paura dell’incarico “ma bisogna essere chiari da subito: da questo mare in tempesta non si esce da soli”. Per il co-fondatore di FdI “ci saranno momenti in cui bisognerà remare tutti in una direzione, non solo tutti i migliori, ma tutti quelli che potranno imbracciare un remo, al servizio dell’Italia”.

Parole queste che per diversi analisti politici sarebbero una sorta di preludio a un bis per il “governo dei migliori”, magari con Fratelli d’Italia a posto del Movimento 5 Stelle.

In questo caso Giorgia Meloni non potrebbe essere lei il prossimo presidente del Consiglio, tanto che già starebbero circolando i nomi di alcuni dei tecnici più vicini a Mario Draghi per il ruolo di inquilino di Palazzo Chigi.

Sia Letta sia Meloni però hanno smentito più volte l’ipotesi di larghe intese: pure in caso di un largo successo del centrodestra in queste elezioni politiche, dopo il voto potrebbe succedere di tutto anche se, vista l’urgenza di approvare la legge di Bilancio, non si potrà aspettare tre mesi per avere un governo come avvenuto nel 2018.

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