Mercati: è fuga dalle azioni, meglio i bond. I motivi

C. G.

6 Febbraio 2019 - 08:46

L’analisi sull’andamento dei capitali nei primi mesi del 2019: gli investitori stanno scappando dall’azionario in favore dell’obbligazionario

Mercati: è fuga dalle azioni, meglio i bond. I motivi

Dove stanno andando i capitali nel 2019?

Una domanda particolarmente interessante alla luce delle forti oscillazioni osservate sui mercati nel corso di un 2018 decisamente impegnativo per tutte le asset class.

I primi mesi dell’anno, ha ricordato un’interessante indagine Epfr Global, sono stati più clementi con i mercati che hanno finalmente assistito ad un recupero generalizzato. Il mercato azionario e l’obbligazionario, nello specifico, sono tornati a respirare, eppure qualcosa è cambiato. I capitali non stanno più affluendo in maniera uniforme.

Mercati: è fuga dall’azionario

L’analisi di Epfr Global riportata da Il Sole 24 Ore ha fatto notare come, nonostante il recupero del mercato azionario verificatosi nei primi due mesi del 2019, i relativi fondi abbiano dovuto fronteggiare un clima di progressivi riscatti.

Nello specifico, dall’inizio dell’anno ad oggi i deflussi sono stati pari a 35 miliardi di dollari netti. Gli investitori, per dirla in altre parole, hanno preferito allontanarsi dalle Borse mondiali a causa di prospettive di crescita meno rosee.

Il riscatto dei bond

Mentre l’azionario ha scontato un clima di sfiducia sempre più evidente, a trarre vantaggio dai primi mesi del 2019 è stato sicuramente il mercato obbligazionario.

Il recupero dei bond, hanno continuato da Eprf Global, si è mosso in contemporanea con una ripresa dei flussi in entrata (16,8 miliardi di dollari netti dall’inizio dell’anno ad oggi).

I motivi del gap tra azioni e obbligazioni

Nonostante i mercati finanziari abbiano recuperato terreno, sui primi mesi del 2019 ha fatto pressione lo spettro di un rallentamento economico sempre più evidente. L’economia della Cina, quella statunitense e quella dell’Eurozona hanno iniziato a frenare (già sul finire dell’anno) e nel caso dell’Italia i dati hanno persino parlato di una recessione tecnica.

La revisione al ribasso delle stime sull’economia mondiale ha imposto agli investitori un cambio di atteggiamento: addio dunque al mercato azionario (la discesa del Pil impatta negativamente sugli utili societari) e benvenuto obbligazionario (che beneficia di un allontanamento della stretta monetaria).

Tabella riassuntiva flussi di capitale

Azioni -$35,5 miliardi
Monetari +$34,3 miliardi
Obbligazioni +$16,8 miliardi
Materie prime +3,1%

Fonte: Epfr Global

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