Mercati e gas russo: l’Europa verso lo shock?

Violetta Silvestri

13/07/2022

Un’analisi su quanto possono davvero reagire male i mercati europei con una interruzione totale del gas dalla Russia: sarà uno shock? Alcune considerazioni di esperti e strateghi.

Mercati e gas russo: l’Europa verso lo shock?

Le previsioni sono infauste per i mercati finanziari se la Russia interromperà tutta la fornitura di gas all’Europa.

Le spedizioni stanno attualmente funzionando a livelli ridotti, con il gasdotto principale chiuso per una manutenzione di 10 giorni mentre crescono i timori sul fatto che Mosca non riattiverà questo flusso. Molti investitori si chiedono quanto potrebbe andare male davvero per l’economia e la finanza europee.

A questa domanda, gli strateghi hanno cercato dare risposte e fornire stime, su uno scenario che sarebbe impensabile in tempi normali. Ci sono così tante variabili, come la durata di un arresto, l’entità dei tagli all’offerta e fino a che punto i Paesi si spingerebbero per razionare l’energia, che ogni previsione resta, comunque, un’ipotesi. L’analisi è di Bloomberg.

Senza gas russo sarà disastro per i mercati europei

Borse europee in calo del 20%. Spread del credito spazzatura in aumento dopo i livelli di crisi del 2020. L’euro che affonda: questi tre passaggi chiave - e drammatici - di una ipotetica crisi totale del gas in Europa, con le forniture russe tutte chiuse.

In un’analisi di questa settimana, gli economisti di UBS hanno presentato una visione dettagliata di ciò che vedono accadere se la Russia interrompe le consegne di gas all’Europa. Gli utili aziendali si ridurrebbero di oltre il 15%. Il selloff del mercato supererebbe il 20% in Europa e l’euro si deprezzerebbe ancora di più. La corsa per gli asset sicuri porterebbe a zero i rendimenti dei Bund tedeschi di riferimento.

“Sottolineiamo che queste proiezioni dovrebbero essere viste come approssimazioni e non significano che questo sia lo scenario peggiore”, ha scritto Arend Kapteyn, capo economista di UBS. “Potremmo facilmente concepire perturbazioni economiche che portano a risultati di crescita più negativi.”

I mercati stanno già scontando parte del danno. L’euro è ai minimi da due decenni e sull’orlo della parità con il dollaro. Le azioni tedesche hanno perso l’11% da giugno. Il colosso tedesco del gas Uniper è la più grande vittima aziendale, in cerca di un salvataggio del Governo.

A dire il vero, molti investitori affermano che c’è motivo di credere che la Russia riattiverà l’approvvigionamento di gas quando la manutenzione del gasdotto Nord Stream 1 terminerà il 21 luglio. Ma, come sottolinea UBS, se i Paesi europei inizieranno il razionamento volontario del gas per lo stoccaggio, il colpo alla crescita economica sarà grave.

“L’Europa è attualmente intrappolata in un circolo vizioso”, ha affermato Charles-Henry Monchau, chief investment officer di Banque Syz. L’aumento dei prezzi dell’energia sta danneggiando l’economia europea, spingendo l’euro al ribasso. A sua volta, l’euro più debole rende le importazioni di energia ancora più costose secondo l’esperto.

L’altra preoccupazione è che le banche centrali non saranno in grado di fare molto per aiutare l’economia con l’inflazione già ai massimi del decennio, ha affermato Prashant Agarwal di Pictet Asset Management.

“Non sono sicuro che gli strumenti della banca centrale funzionino in questo scenario”, ha dichiarato. “In passato, avevano margine di manovra per affrontare la situazione perché l’inflazione era bassa.”

Si aspettano tempi ancora turbolenti per i mercati europei.

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