Mercati in balia di Trump: non firmerà il piano di stimoli, che succede?

Violetta Silvestri

23/12/2020

Mercati oggi: che succede nelle Borse dopo l’annuncio di Trump? Il tycoon ha dichiarato che il piano di stimoli appena approvato dal Congresso non va bene.

Mercati in balia di Trump: non firmerà il piano di stimoli, che succede?

Mercati oggi: la notizia del giorno è arrivata dagli Stati Uniti, con il presidente Trump a ostacolare il tanto atteso e difficile accordo approvato dal Congresso per gli stimoli all’economia nazionale.

I futures azionari statunitensi sono scesi, le materie prime sono scivolate e i Treasury sono saliti mercoledì 23 dicembre, dopo che il presidente USA ha lanciato una minaccia sulla sua firma al pacchetto di spesa di quasi 900 miliardi di dollari.

Le azioni asiatiche sono state comunque scambiate per lo più al rialzo, nonostante l’annuncio da Washington abbia riportato incertezza negli scenari di ripresa della potenza economica mondiale.

Intanto, vaccino Covid, variante inglese del coronavirus, collegamenti con il Regno Unito e nodo Brexit continuano ad interessare gli investitori: che succede oggi nei mercati?

Mercati oggi: Trump (di nuovo) protagonista, che succede?

I futures S&P 500 sono scesi di mezzo punto percentuale a metà mattinata in Asia e i quelli sulle azioni europee e britanniche sono diminuiti dello stesso margine dopo che le ultime novità hanno in parte compensato l’ottimismo sul progresso verso un accordo commerciale Regno Unito-UE.

Il motivo destabilizzante è stato Trump, il quale ha dichiarato che il disegno di legge sul pacchetto di stimoli - il risultato di mesi di discussioni al Congresso - è “una vergogna”, aggiungendo che voleva aumentare gli assegni “ridicolmente bassi” da destinati ai cittadini, aumentandoli da 600 a 2000 dollari.

A questo punto gli investitori e gli analisti si stanno chiedendo se davvero il presidente possa apporre il veto o se comunque firmerà un pacchetto considerato fondamentale per la ripresa economica nazionale. Il tutto potrebbe subire ulteriori slittamenti, dannosi al recupero USA.

L’Asia guadagna, nonostante il presidente USA

Le azioni in Asia-Pacifico non state scosse da tale novità e hanno segnato performance positive.

I titoli della Cina continentale sono aumentati nel pomeriggio, con l’indice composito di Shanghai in rialzo dello 0,85% mentre la componente di Shenzhen è cresciuta dell’1,087%. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,44%.

Il Kospi della Corea del Sud è balzato dell’1%, mentre in Giappone il Nikkei 225 è salito dello 0,3%. Le azioni in Australia hanno registrato un rialzo, con l’S&P/ASX 200 che ha guadagnato lo 0,59%.

L’indice MSCI Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è aumentato dello 0,59%.

Da notare, le azioni della LG Electronics della Corea del Sud sono aumentate di circa il 30% dopo che la società ha annunciato un accordo di joint venture con il fornitore automobilistico canadese, Magna International, per la produzione di componenti per veicoli elettrici.

Europa in focus, anche per i mercati

Non solo USA: le notizie che arrivano dall’Europa sono al centro dell’attenzione di investitori e mercati finanziari.

Oggi, mercoledì 23 dicembre la Francia dovrebbe riaprire i collegamenti con il Regno Unito, che resta comunque bloccato a causa della variante del coronavirus scoperta da pochi giorni proprio nella nazione inglese.

I rifornimenti di merci sono stati messi sotto pressione e i cittadini del Regno Unito hanno temuto la scarsità di generi di prima necessità. Nel caos Covid, l’Europa deve ancora trovare una via di uscita sull’accordo Brexit. Voci si rincorrono su una possibile intesa, ma la notizia finora giunta è che l’UE ha rifiutato un’ultima proposta del Governo Johnson sul capitolo pesca.

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