Mercati pressati da inflazione e crisi Evergrande, ma l’Asia rimbalza

Violetta Silvestri

11 Novembre 2021 - 08:32

I mercati asiatici virano al rialzo dopo la lettura dell’inflazione USA più alta del previsto che ha scosso i listini a Wall Street e a livello globale. In Cina tiene banco ancora Evergrande.

Mercati pressati da inflazione e crisi Evergrande, ma l’Asia rimbalza

Mercati oggi: le azioni asiatiche hanno aperto contrastate e al momento scambiano positive.

L’inflazione statunitense più rapida degli ultimi tre decenni ha scosso Wall Street e ha innescato una disfatta obbligazionaria stimolando le aspettative di un più rapido inasprimento della politica monetaria.

Le borse asiatiche, però, stanno recuperando, spinte anche dalle novità sulla crisi Evergrande: il gigante sull’orlo del default ha pagato alcune cedole in scadenza.

Vediamo cosa succede oggi nei mercati.

L’Asia scambia positiva oggi: Evergrande ha pagato?

Alle ore 8.18 circa, il Nikkei guadagna lo 0,59% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai balzano rispettivamente dell’1,27% e dell’1,15%. Hong Kong guadagna l’1,06%.

Le azioni in Cina spiccano tra le speculazioni secondo cui i funzionari prenderanno provvedimenti per alleviare la crisi di liquidità degli sviluppatori immobiliari in difficoltà. Inoltre, stando a quanto riportato dai media internazionali, Evergrande avrebbe pagato 148 milioni di dollari di cedole in scadenza ieri, scampando il pericolo dell’imminente default.

Il Giappone, mentre attende il pacchetto di stimoli economici dal neoeletto Primo Ministro Fumio Kishida, registra prezzi alla produzione in rialzo dell’8,0% su base annuale a settembre, ben oltre le stime del 7%. Il risultato è il più elevato dal gennaio 1981, con la spinta senza precedenti dei prezzi delle materie prime.

L’inflazione USA impatta su valute e obbligazioni

I timori per le pressioni sui prezzi hanno fatto avanzare aspettative di rialzo dei tassi d’interesse.

I rendimenti dei Treasury sono saliti alle stelle, con il rendimento a 10 anni in rialzo di oltre 10 punti base. Al momento, il T bond rende l’1,570% e l’indice del dollaro è a 94,907 punti. La coppia EUR/USD scambia a 1,1478.

L’argomento secondo cui le pressioni sui prezzi sono temporanee a causa delle distorsioni legate alla pandemia è sotto pressione.

Gli investitori stanno contemplando la prospettiva di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve non appena avrà completato il tapering degli acquisti di obbligazioni entro la metà del prossimo anno.

Una prospettiva più aggressiva è un rischio per i titoli globali, che rimangono vicini a livelli record.

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