Migranti, primo flop di Trump? Biden ne deportava più di lui

Alessandro Cipolla

24 Febbraio 2025 - 09:58

Donald Trump ha promesso agli americani il pugno duro sull’immigrazione, ma durante il suo primo mese da presidente ha deportato meno migranti rispetto alla media dell’ultimo anno di Joe Biden.

Migranti, primo flop di Trump? Biden ne deportava più di lui

Donald Trump durante la sua trionfale campagna elettorale alle ultime elezioni presidenziali molto ha puntato sul tema dell’immigrazione, un autentico cavallo di battaglia del tycoon insieme ai dazi e alla fine della guerra in Ucraina.

Tutti gli ingressi illegali - ha dichiarato Trump lo scorso 20 gennaio in occasione del suo discorso di insediamento alla Casa Bianca - saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini criminali nei luoghi da cui sono partiti”.

Proprio alla vigilia del suo ritorno ufficiale a Washington la stampa d’Oltreoceano ha parlato di un piano per fare retate di immigrati nelle principali città degli States, una sorta di azione emblematica per dimostrare ai cittadini che da adesso in poi le cose sarebbero cambiate negli Stati Uniti.

Pochi giorni dopo la foto di alcuni migranti in catene pronti a salire su un aereo che li avrebbe riportati a casa ha fatto subito il giro del mondo, con Trump che ha commentato con un eloquente “le deportazioni stanno andando bene, stiamo mandando via tutti i peggiori criminali”.

Numeri alla mano, in tema di rimpatri di migranti come è stato però il primo mese di Donald Trump da presidente degli Stati Uniti? Può sembrare strano, ma il tycoon ha fatto peggio del suo predecessore Joe Biden.

Migranti: Trump fa peggio di Biden

Negli Stati Uniti è stato calcolato che ci sono 11 milioni d’immigrati irregolari che vivono e lavorano nel Paese. Come ha fatto notare l’Avvenire, due su tre sono entrati in modo regolare, cioè senza violare i confini.

Stando ai dati forniti dal Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti, Donald Trump durante il suo primo mese alla Casa Bianca ha deportato in totale 37.660 immigrati irregolari.

Un numero questo di molto inferiore alla media mensile di 57.000 espulsioni e rimpatri nell’ultimo anno completo dell’amministrazione di Joe Biden. Dati questi che hanno creato qualche imbarazzo nello staff del presidente.

Non a caso il direttore ad interim dell’US Immigration and Customs Enforcement, Caleb Vitello, è stato riassegnato a causa del mancato rispetto delle aspettative, ma altre teste potrebbero cadere senza un’accelerata come promesso da Donald Trump.

Stando a quanto dichiarato da alcuni funzionari governativi, le operazioni di deportazione potrebbero iniziare nel giro di diversi mesi con l’aiuto degli accordi con Guatemala, El Salvador, Panama e Costa Rica per accogliere le persone “cacciate” dagli Stati Uniti.

Naturalmente è ancora presto per arrivare a conclusioni, ma questi numeri ci raccontano due cose. La prima è che non ci sono state quelle retate di massa ipotizzate al momento dell’insediamento di Trump.

La seconda è che queste deportazioni, molto criticate in Europa dagli esponenti di centrosinistra, sono state largamente messe in atto anche quando alla Casa Bianca c’era Joe Biden, solo che in quel periodo non venivano scattate fotografie a mo’ di propaganda. Occhio non vede, cuore non duole.

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