Minacce di morte sui Social: quando è reato e come denunciare

Isabella Policarpio

10/06/2020

Minacciare di morte qualcuno è un reato previsto dal Codice penale, anche se avviene su Facebook, Instagram e Twitter, come è successo a Luigi Di Maio. Per denunciare il fatto ci si può rivolgere alla Polizia postale.

Minacce di morte sui Social: quando è reato e come denunciare

Le minacce di morte sui Social network fanno paura anche se “virtuali”. Anzi da quando le piattaforme Facebook e Instagram hanno monopolizzato la nostra vita associativa e comunicativa, questa forma di minaccia personale è diventata la più diffusa.

Sfuggire dagli haters è molto difficile, soprattutto per i personaggi noti dello spettacolo e del mondo della politica. Ultimo in ordine cronologico il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, al quale sono state rivolte frasi come “Ti vogliamo morto” e “Dovete morire tutti”.

Molto spesso offese, minacce e insulti sui Social si manifestano nella forma del cyberbullismo e riguardano soprattutto i ragazzi nella fase adolescenziale.

Prendere sotto gamba tali comportamenti è sbagliato, anzi le Autorità suggeriscono di reagire il prima possibile e sporgere denuncia alla Polizia postale, che si occupa in prima linea dei reati informatici.

Quindi se hai ricevuto delle minacce di morte o di aggressione in chat, commenti o post sui Social, ti consigliamo di prendere coraggio e reagire immediatamente. Ecco cosa devi fare.

Difendersi dalle minacce sui Social: come denunciare

Cadere nel mirino degli haters è più facile di quanto si possa pensare e anche se difficilmente le minacce di morte o altri mali si concretizzano, questi “avvertimenti” possono scatenare uno spiacevole stato di preoccupazione e ansia nella persona che li riceve.

Minacciare di morte qualcuno sui Social network è un reato esattamente come lo sarebbe se le intimidazioni fossero avvenute verbalmente e di persona.

Per questa ragione il modo migliore per reagire e proteggersi è denunciare il fatto alla Polizia o ai Carabinieri, meglio ancora se direttamente alla Polizia postale che è un corpo specializzato nella repressione dei reati commessi tramite Internet.

È consigliabile fotografare o fare lo screenshot dei commenti o dei post che contengono le minacce di morte, prima che questi vengano eliminati o modificati dall’autore.

Per denunciare occorre dichiarare le proprie generalità e descrivere i fatti accaduti con tutti i dettagli di cui si è a conoscenza. Questo aiuterà le Forze dell’ordine a scoprire chi sono i colpevoli (ad esempio quando l’autore dei commenti si nasconde dietro un profilo falso) e a punire il fatto.

Nel nostro articolo di approfondimento la guida su come denunciare alla Polizia postale tramite procedura online o di persona:

Cosa rischia chi minaccia di morte qualcuno su Facebook, Instagram e Twitter

Questo comportamento viola l’articolo 612 del Codice penale che recita quanto segue:

“Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 1.032 euro.”

Come si legge, il Codice non fa alcun riferimento alle modalità della minaccia, pertanto i commenti sui Social costituiscono un reato esattamente come le frasi intimidatorie dette di persona o per telefono.

Scopo della norma è tutelare la libertà morale della vittima che potrebbe essere sotto shock e spaventata e, soprattutto, evitare che dalle parole si passi ai fatti. Tuttavia non tutte le frasi intimidatorie acquistano rilevanza penale e quindi sono punibili: giurisprudenza consolidata ritiene che la sanzione scatta soltanto quando le minacce sono serie, rilevanti, dirette alla salute o alla privacy della vittima.

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