Vladimir Putin ha annunciato importanti novità che potrebbero influire sulla guerra in Ucraina ma anche sui rapporti tra Russia e Occidente
Nuove armi per stroncare la resistenza ucraina nell’immediato, ma anche per fronteggiare il blocco occidentale in un testa a testa che si preannuncia piuttosto lungo. La Russia è pronta a calare i suoi jolly in una delle fasi più delicate della guerra in Ucraina.
Vladimir Putin ha annunciato al mondo intero tre importanti novità che potrebbero, non solo influire sul conflitto in corso sul territorio ucraino, ma anche sui rapporti tra Russia e Occidente negli anni a venire.
«Sono stati effettuati con successo i test del missile balistico intercontinentale pesante Sarmat. Si prevede che entro la fine dell’anno il primo complesso di questo tipo sarà in servizio di combattimento», ha dichiarato il presidente russo.
L’RS-28 Sarmat è il primo jolly del Cremlino. Si tratta di un missile balistico intercontinentale pesante di fabbricazione russa, capace di eludere le difese missilistiche avversarie, dotato di un raggio d’azione di circa 18 mila chilometri e in grado di caricare fino a 15 testate nucleari o inserire in zona suborbitale 24 veicoli ipersonici Avangard. Le forze armate avrebbero già iniziato a ricevere sistemi per la difesa aerea S-500.
Troviamo poi le armi laser. Peresvet dovrebbe poter accecare i satelliti posizionati fino ad una distanza di 1.500 chilometri. Zadira è invece un’altra arma laser, che si concentra sulla distruzione fisica di un oggetto collocato a una distanza massima di 5 chilometri, bruciando letteralmente un bersaglio a causa del suo impatto termico.
Altri jolly? I missili ipersonici, come il Kinzhal, o i missili da crociera a propulsione nucleare, come il Burevestnik, ancora in fase di sperimentazione. O ancora il sottomarino a propulsione nucleare Poseidon. Mosca non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro.
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