Modello 730 integrativo e quello rettificativo hanno un uso differente. Vediamo quando si utilizza uno e quando l’altro in vista della prossima scadenza.
Anche se la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi con modello 730 ancora non è passata, è bene capire cosa fare nel caso ci si accorga di errori e dimenticanze nella compilazione del modello già inviato prima o dopo il 2 ottobre 2023, che è il termine ultimo fissato per quest’anno.
Entro il 25 ottobre 2023 è possibile inviare un 730 integrativo o rettificativo, ma bisogna capire quale dei due utilizzare in base ai casi.
Oltre a quello classico, infatti, esistono altri due tipi di modello 730, quello integrativo e quello rettificativo meno noti ai contribuenti italiani, ma necessari per non incorrere in errori e sanzioni.
Entrambi infatti servono a correggere eventuali errori presenti nella dichiarazione dei redditi già inviata all’Agenzia delle Entrate.
L’uso dell’uno o dell’altro, dipende dal tipo di errore commesso.
Modello 730 integrativo: che cos’è?
Il modello 730 integrativo si usa in caso di dimenticanze od omissioni di informazioni rilevanti ai fini della dichiarazione dei redditi e di dati che possono generare una differenza di imposta.
Questo tipo di modello riguarda in particolare la mancata o errata dichiarazione di elementi importanti ai fini dichiarativi, come spese detraibili o deducibili, non veritiere o particolarmente elevate.
Modello 730 integrativo: quando si usa?
In questi casi l’integrazione potrà comportare un maggiore credito, un minor debito o un imposta invariata.
Il contribuente potrà scegliere se presentare l’integrazione:
- nel nuovo modello 730 entro il 25 ottobre 2023: il modello dovrà essere interamente compilato, il codice 1 (o 2 o 3 a seconda dei casi) nella relativa casella “730 integrativo” presente nel frontespizio.
Se si opta per questa scelta il contribuente dovrà recarsi a un Caf o da un professionista abilitato, anche nel caso in cui l’assistenza fiscale sul modello 730 originale è stata prestata dal sostituto di imposta, quindi dal datore di lavoro o ente pensionistico.
- Modello UNICO Persone fisiche 2023 entro il prossimo 30 novembre 2023 ovvero la dichiarazione correttiva nei termini utilizzando l’eventuale differenza di imposta a credito o chiedendone il rimborso entro i primi mesi del 2024.
Modello 730 rettificativo 2023: che cos’è e quando si usa
Si utilizza il modello 730 rettificativo nel caso in cui gli errori non siano stati commessi dal contribuente, ma dal soggetto che ha prestato assistenza fiscale (Caf, sostituto d’imposta, professionista abilitato).
Il contribuente dovrà dunque comunicare tempestivamente allo stesso l’errore riscontrato allo scopo di permettere l’immediata elaborazione di un modello 730 rettificativo.
Il soggetto che ha prestato assistenza dovrà procedere alla correzione del modello e alla rideterminazione degli importi a credito o a debito del contribuente assistito, elaborando un nuovo modello 730-3 sul quale verrà barrata la casella relativa al modello 730 rettificativo.
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