Cos’è e a cosa serve il modello RLI editabile? Ecco le istruzioni per compilarlo, con tutte le casistiche per presentarlo e i moduli da scaricare e stampare.
Il modello RLI editabile rappresenta uno strumento indispensabile per proprietari di immobili, intermediari e professionisti del settore immobiliare. Utilizzato per registrare, modificare, prorogare, risolvere o cessare contratti di locazione, il modello RLI è stato introdotto dall’Agenzia delle Entrate per semplificare e standardizzare le procedure legate alla gestione contrattuale.
L’acronimo RLI sta per «Registrazione Locazioni Immobili», e il modulo è disponibile in formato editabile per facilitare la compilazione digitale e ridurre errori materiali. Nel 2024 ha compiuto 10 anni di attività, andando a sostituire nel tempo tutti i vecchi modelli di riferimento.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul modello RLI editabile: il suo funzionamento, le istruzioni per compilarlo, quando è necessario inviarlo e i fac-simile da scaricare e utilizzare.
Cos’è il modello RLI e a cosa serve
Come anticipato, il modello RLI è un documento fondamentale nell’ambito dei contratti di locazione immobiliare ad uso abitativo in Italia.
Il Modello Registrazioni Locazioni Immobili (RLI) serve per comunicare all’Agenzia delle Entrate le nuove registrazioni di contratti di locazione di immobili e non solo; infatti, si può utilizzare anche se si decide di optare per l’opzione della cedolare secca o per revocarla, ma anche per comunicare all’Agenzia i dati catastali dell’immobile o, se occorre, per altri adempimenti successivi.
La sua compilazione è obbligatoria sia per il locatore che per il conduttore e deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate. Attraverso il Modello RLI, le autorità fiscali possono tracciare gli status contrattuali e accertare il corretto pagamento delle imposte.
Aggiornato regolarmente per conformarsi alle normative fiscali e alle esigenze dei contribuenti, il modello RLI è scaricabile gratuitamente (trovi i file PDF più avanti nel testo) anche dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. La versione editabile del modulo consente l’inserimento diretto dei dati tramite computer, evitando la necessità di compilazione manuale. Inoltre, è compatibile con la trasmissione telematica, ormai obbligatoria per molte categorie di utenti.
Anche nel 2025 è possibile utilizzare lo stesso modello editabile degli scorsi anni per le registrazioni dei contratti di locazione e per gli adempimenti successivi.
Quando si usa il modello RLI e cosa si comunica all’Agenzia delle Entrate
Normativamente, il modello RLI trova il suo riferimento principale nell’articolo 17 del D.P.R. n. 131/1986, che disciplina l’imposta di registro, e nelle successive modifiche apportate con il Decreto Legislativo n. 23/2011, che ha introdotto la cedolare secca. Le più recenti disposizioni si inseriscono in un quadro di progressiva informatizzazione delle procedure fiscali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la trasparenza nei rapporti tra contribuenti e amministrazione pubblica.
Il Modello RLI deve essere utilizzato e presentato ogni qualvolta si stipula un contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo. Questo documento è essenziale sia per i contratti di nuova stipula che per quelli di rinnovo. Con il modello RLI attualmente in vigore sono state aggiornate le istruzioni di compilazione per quel che riguarda la rinegoziazione del canone. Una delle novità previste con il nuovo modello è, tra le altre cose, che, nel caso si decida di aumentare il canone di affitto, è necessario allegare anche il relativo atto.
Anche per il 2025, inoltre, non cambiano le regole generali relative ai casi in cui si presenta il modello RLI utilizzato per la registrazione dei contratti d’affitto e per gli adempimenti successivi, come ad esempio la risoluzione o la scelta (o revoca) della cedolare secca.
Il modello RLI si usa, quindi, per tutti gli adempimenti legati alle locazioni. Oltre a quelli indicati, bisogna utilizzarlo anche per la proroga, la cessione o il subentro nell’affitto.
Il modello RLI editabile da salvare e compilare
Il Modello RLI editabile è facilmente reperibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. La versione in PDF si può scaricare e compilare. Per chi volesse, invece, procedere alla compilazione si potranno utilizzare i servizi gratuiti che l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul proprio portale.
Prima di entrare nello specifico, analizzando punto per punto le istruzioni necessarie alla compilazione del modello per i contratti di locazione, alleghiamo la versione in PDF da scaricare e compilare, aggiornata e stampabile:
Modello RLI editabile: tutte le istruzioni per la compilazione
Il modello si articola in diverse sezioni, ognuna dedicata a un aspetto specifico: i dati del locatore e del conduttore, le informazioni relative al contratto, eventuali opzioni per la cedolare secca e altre comunicazioni.
Un aspetto fondamentale per la corretta compilazione è seguire le istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, disponibili insieme al modulo. Queste istruzioni dettagliano passo per passo come completare ciascun campo del modello, chiarendo i requisiti specifici per le diverse tipologie di contratto. È importante sottolineare che la mancata compilazione o l’inserimento errato dei dati può comportare sanzioni amministrative e fiscali, oltre a ritardi nell’elaborazione delle pratiche.
Si allegano di seguito le istruzioni complete dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello RLI 2025:
I quadri previsti dal modello
La compilazione del Modello RLI editabile richiede attenzione e precisione per garantire la corretta registrazione del contratto di locazione. Di seguito, sono fornite istruzioni dettagliate per la compilazione dei principali quadri del modello.
- Quadro A – Informazioni generali - In questa sezione, è necessario inserire le informazioni generali relative al contratto di locazione, compresi i dati identificativi delle parti contraenti e la descrizione dell’immobile locato.
- Quadro B – Soggetti - Il Quadro B riguarda i soggetti coinvolti nel contratto di locazione, inclusi il locatore e il conduttore. È essenziale fornire i dati anagrafici completi di entrambe le parti.
- Quadro C – Dati degli immobili - In questa sezione vanno inseriti tutti i dettagli relativi all’immobile locato, come la sua ubicazione, categoria catastale e rendita catastale.
- Quadro D – Opzione revoca della cedolare secca - Se si desidera revocare l’opzione della cedolare secca, è necessario compilare il Quadro D con le informazioni pertinenti.
- Quadro E – Canoni differenti per annualità - Se vi sono canoni di locazione differenti per annualità, è importante specificare tali informazioni nel Quadro E.
Per ulteriori dettagli su come compilare correttamente ogni quadro del Modello RLI, è consigliabile fare riferimento alle linee guida fornite dall’Agenzia delle Entrate presenti nel PDF scaricabile (paragrafo precedente).
Compilazione per la rinegoziazione del canone
Le novità - entrate in vigore, oramai, a inizio 2023 - riguardano le modalità di compilazione della “Sezione I Registrazione - Rinegoziazione canone” e, nello specifico, in caso di rinegoziazione dell’affitto (codice 8 nella casella “adempimenti successivi”) vanno compilate le caselle del:
- “Quadro A - Dati generali”: “Tipologia di contratto”, “Durata”, “Importo del canone”;
- se previsti, “Pagamento intera durata”, “Casi particolari” ed “Esenzioni”.
Sia nella Sezione I che nella Sezione II (Adempimenti successivi) sarà poi necessario indicare:
- la tipologia di regime già previsto per il contratto oggetto di rinegoziazione;
- la “Data inizio rinegoziazione”;
- la “Data fine proroga o cessione o risoluzione o subentro o canone rinegoziato”;
- il nuovo “Canone rinegoziato”;
- i riferimenti del contratto.
Sarà, inoltre, necessario compilazione la Sezione III riguardante il richiedente e il quadro E se la rinegoziazione riguarda contratti per i quali, già in sede di registrazione, sia stato previsto un canone differente.
Se si prevede, invece, un aumento del canone di affitto vi è l’obbligo di allegare, contestualmente alla presentazione del modello RLI, anche il relativo atto.
RLI 2025: i codici per la tipologia di contratto
Uno dei dati obbligatori che bisogna inserire nel modello RLI, all’interno del quadro A, è il codice relativo alla tipologia di contratto oggetto della comunicazione. Si tratta, in questo caso, di una informazione che diventa necessaria anche per calcolare l’imposta di registro da versare.
Codice | Descrizione | Imposta di registro |
---|---|---|
L1 | Locazione di immobile ad uso abitativo | 2% |
L2 | Locazione agevolata di immobile ad uso abitativo | 2% del 70% del canone |
L3 | Locazione di immobile a uso abitativo (contratto assoggettato ad IVA) | € 67 |
L4 | Locazione finanziaria di immobile a uso abitativo | € 200 |
S1 | Locazione di immobile a uso diverso dall’abitativo | 2% |
S2 | Locazione di immobile strumentale con locatore soggetto ad IVA | 1% |
S3 | Locazione finanziaria di immobile a uso diverso dall’abitativo | € 200 |
T1 | Affitto di fondo rustico | 0,50% |
T2 | Affitto di fondo rustico agevolato | € 67 |
T3 | Affitto di terreni ed aree non edificabili, cave e torbiere | 2% |
T4 | Affitto di terreni edificabili o non edificabili destinati a parcheggio (contratto assoggettato ad IVA) | € 67 |
A titolo di esempio nella categoria L1 rientrano le seguenti tipologie di contratti di locazione di immobile ad uso abitativo:
- a canone libero, durata 4 anni + 4;
- a canone concordato, durata 3 anni + 2;
- di natura transitoria, durata massima 18 mesi;
- di natura transitoria per studenti universitari;
- di durata non superiore a 30 giorni, soggetti a registrazione in caso d’uso
I contratti a canone concordato, durata 3 anni + 2 e i contratti di natura transitoria per studenti universitari, aventi ad oggetto immobili ubicati in comuni ad alta densità abitativa, come tutti gli altri contratti per i quali è previsto un regime fiscale agevolato rientrano nella tipologia di contratto da indicare con il codice L2.
Dove si presenta il modello RLI: online o presso l’agenzia delle Entrate
Il Modello RLI può essere presentato all’Agenzia delle Entrate attraverso il servizio telematico disponibile sul sito ufficiale dell’ente. Gli utenti possono accedere al servizio utilizzando le proprie credenziali di accesso, SPID, CIE o CNS.
In alternativa, è possibile consegnare il Modello RLI compilato presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate competenti per territorio.
Come registrare un contratto d’affitto con modello RLI
Il modello RLI, come già anticipato, deve essere utilizzato per la registrazione dei contratti d’affitto, qualora non venga eseguita la procedura online.
Chi intende registrare un contratto presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate dovrà presentare i seguenti documenti:
- almeno due copie, con firma in originale, del contratto da registrare;
- la richiesta di registrazione, ossia il modello RLI compilato;
- se i contratti da registrare sono più di uno, bisogna predisporre un elenco utilizzando il «modello RR», in cui vanno indicati tutti i contratti da registrare;
- i contrassegni telematici per il pagamento dell’imposta di bollo (ex marca da bollo), con data di emissione non successiva alla data di stipula, da applicare su ogni copia del contratto da registrare. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe;
- la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro effettuata con Modello F24 Elementi identificativi. I contribuenti che hanno optato per la cedolare secca (regime sostitutivo) non devono versare l’imposta di registro ma sono tenuti al pagamento dell’imposta sostitutiva (acconto e saldo) da versare entro gli stessi termini previsti per l’IRPEF.
Dopo la richiesta di registrazione del contratto, l’ufficio:
- restituisce timbrata e firmata la copia del contratto se la registrazione è contestuale alla ricezione;
- rilascia la ricevuta dell’avvenuta consegna e comunica al contribuente quando sarà disponibile la copia del contratto registrato. Questo avviene quando la registrazione non è contestuale alla ricezione ma differita.
Modello RLI per la risoluzione del contratto di affitto
Il modello RLI si utilizza anche per la risoluzione del contratto di affitto. Anche in questo caso l’invio del modulo può essere effettuato o in modalità telematica, direttamente o tramite intermediario, ovvero presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
In caso di risoluzione, nella casella Adempimenti successivi dell’RLI bisognerà indicare il codice 4, la data relativa all’adempimento selezionato e gli estremi del contratto. In presenza di un corrispettivo, deve essere compilato l’apposito campo (nel caso in cui è prevista la risoluzione con pagamento contestuale del corrispettivo va indicato il codice 7).
Quando si chiude anticipatamente un contratto di locazione prima della sua scadenza originaria, è obbligatorio compilare il modello RLI e pagare l’imposta di registro il misura fissa di 67 euro. Questo sia che a voler chiudere anticipatamente il contratto sia il proprietario sia che la decisione venga dall’affittuario.
L’imposta di registro dovuta per il recesso anticipato del contratto è a carico sia del locatore che del conduttore in egual misura. Ma l’obbligo di versamento resta in capo al locatore che, se lo desidera, in un secondo momento potrà chiedere al conduttore il rimborso della metà della somma versata così come previsto dall’ex articolo 8 della Legge 392 del 1978.
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