Il prossimo Governo Meloni dovrà affrontare nodi cruciali per società e gruppi industriali italiani: i dossier Mps, Ita Airways, Telecom sono ancora irrisolti e necessitano di decisioni a breve.
Tra i dossier economici cruciali che il nuovo Governo a guida Giorgia Meloni dovrà affrontare ci sono quelli di importanti gruppi industriali.
Telecom Italia, Banca Monte dei Paschi di Siena, Ita Airways, società energetiche in crisi con l’impennata dei prezzi sono soltanto alcuni dei nodi ancora da sciogliere, sebbene per alcune questioni l’esecutivo di Draghi abbia dato indicazioni.
Giorgia Meloni e i suoi nuovi ministri seguiranno la strada già percorsa? A ogni modo, il tempo non è molto per prendere decisioni chiave per i dossier industriali e per il futuro del Paese.
Tutti i dossier industriali che il Governo Meloni dovrà risolvere
Industria e mercati finanziari, considerando che alcune delle società sono quotate, attendono indicazioni e risposte politiche dal Governo Meloni su dossier rimasti aperti e, quindi, irrisolti con l’uscita di scena di Draghi.
Il prossimo esecutivo a impronta di centrodestra si troverà subito ad affrontare questioni tanto complesse quanto fondamentali per il futuro industriale, bancario, finanziario nazionale.
Monte dei Paschi di Siena
Innanzitutto, il rebus Mps è ancora in via di definizione. Il 10 ottobre dovrebbe la banca dovrebbe avviare il programma di aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, approvato dall’assemblea. il Tesoro coprirà il 64% di tale aumento, mentre il restante dovrà arrivare da privati nel rispetto delle norme Ue sugli aiuti di Stato. Nella ricapitalizzazione dovrebbero essere coinvolte Axa e Anima Holding.
Si ricorda che il prossimo Governo dovrebbe proseguire sulla strada della riprivatizzazione della banca, seguendo la strada segnata da Draghi, che aveva ottenuto una proroga di un anno rispetto alla scadenza del 2021 per uscire dalla quota del 64%.
Stando a una dichiarazione di Maurizio Leo, consigliere economico di Fratelli d’Italia, c’è fiducia nell’amministratore delegato Luigi Lovaglio per portare a buon fine l’operazione. Matteo Salvini ha parlato in diverse occasioni della possibile trasformazione di Mps “nel perno di un terzo polo bancario concentrato sulle Pmi”.
Ita Airways
La vendita di Ita Airways, nata dalle ceneri di Alitalia, non è affatto definita. L’ultimo atto della vicenda ha visto il Governo optare per l’offerta di Delta e del fondo Usa Certares, preferita a quella di Lufthansa-Msc.
La cessione della compagnia di volo a un grande gruppo estero implica comunque il mantenimento di una quota di partecipazione statale. Tuttavia, stando alle diverse dichiarazioni, Giorgia Meloni non sarebbe incline alla cessione.
Il rilancio della società di volo, però, rimane una strada molto difficile da percorrere senza l’apporto di un partner straniero.
Telecom Italia
Il dossier Telecom è uno dei più vivaci, considerando che da quando ha vinto il centro-destra il titolo sta spiccando in Borsa.
Fratelli d’Italia sarebbe propenso a una ri-nazionalizzazione del gruppo nella strategia di creare una rete unica a banda larga in Italia, spingendo affinché Cdp acquisti tutta Telecom Italia e rivendi il braccio telefonia. Banca Akros, su Milano Finanza, ha fatto notare che “Questo contrasta con la strategia dell’amministratore delegato di Tim Pietro Labriola di vendere la rete di Telecom a Cdp, il braccio di investimento dello Stato, per puntare sui servizi.”
Leonardo
Leonardo, leader nel settore difesa e controllata per 30% dal Mef, maggiore azionista, è in trattativa per importanti cessioni.
Nello specifico, l’ad Profumo in estate ha annunciato di essere coinvolto in un accordo vendere la controllata sulle armi da fuoco, Oto Melara e cedere la specializzata in siluri navali, Wass. Per finalizzare queste operazioni, però, necessitava di un nuovo Governo con il qual interloquire.
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