MPS: ultimo atto Meloni. MEF cede il 15%, shopping da Banco BPM-Anima, Delfin, Caltagirone. Fari sul titolo

Laura Naka Antonelli

14 Novembre 2024 - 07:59

Finita era Monte di Stato, prove di terzo polo? Il grande annuncio del governo Meloni che con il MEF ha venduto un altro 15%. Sorpresa Banco BPM, Delfin, Caltagirone.

MPS: ultimo atto Meloni. MEF cede il 15%, shopping da Banco BPM-Anima, Delfin, Caltagirone. Fari sul titolo

Attenzione massima oggi a Piazza Affari sul titolo di MPS-Monte dei Paschi di Siena, dopo che il governo Meloni, attraverso il MEF, ha finalmente annunciato il il terzo atto di privatizzazione della banca senese e dopo gli annunci di Banco BPM, che ha colto l’occasione della mossa del Tesoro, per fare a sorpresa shopping del 5% del capitale dell’istituto ancora Monte di Stato.

L’obiettivo del governo Meloni di creare un terzo polo bancario attorno a MPS sembra più vicino dopo le mosse di altri attori rilevanti: come Anima, su cui Banco BPM ha lanciato tra l’altro un’OPA, che ha fatto salire la sua partecipazione in MPS al 4%. Il che significa, in sostanza, che in caso di successo dell’OPA, l’asse Banco BPM e Anima avrebbe ben il 9% del Monte ormai ex Monte di Stato. E come anche i protagonisti tra i più rilevanti della finanza italiana, ovvero Caltagirone e Delfin, che hanno acquistato ciascuno una quota di MPS pari al 3,5%.

Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti su MPS:

“Abbiamo portato a termine un’azione importante come avevamo annunciato nelle sedi istituzionali prevedendo la realizzazione di un’operazione di politica bancaria e finanziaria italiana volta a rafforzare l’azionariato di un player importante nel mercato del credito in modo serio e riservato come da sempre dichiarato in questi due anni di governo”

MPS: missione compiuta? L’annuncio del MEF, che cede un altro 15%

Ma andiamo con ordine: la grande notizia è arrivata nella serata di ieri, con un comunicato diffuso dal MEF-Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giancarlo Giorgetti:

con una prima nota il Tesoro ha annunciato di avere avviato una procedura accelerata di raccolta ordini (“Accelerated Book Building – ABB”) per cedere 88.178.280 azioni ordinarie di MPS corrispondenti a circa il 7,00% del capitale sociale della banca.

Il boom di richieste di azioni MPS è stato tale da consentire al MEF di accelerare il processo di privatizzazione di MPS, vendendo una partecipazione più che doppia rispetto a quella offerta.

Dopo qualche ora il Tesoro ha così annunciato di aver perfezionato con successo la cessione di 188.975.176 azioni ordinarie Banca Monte dei Paschi di Siena, pari al 15% del capitale sociale, spiegando che, “a fronte della domanda raccolta, pari a oltre il doppio dell’ammontare iniziale, e alla presenza di un premio del 5% rispetto all’odierno prezzo di chiusura del mercato, l’offerta è stata incrementata dal 7% al 15% del capitale sociale di BMPS ”.

Le azioni sono state vendute al prezzo di 5,792 euro, per un controvalore complessivo pari a circa 1,1 miliardi.

La vendita del 15% ha consentito così al governo Meloni di assecondare il diktat dell’Unione europea che, in base agli accordi presi, era stato quello di riconsegnare MPS al mercato, facendo scendere la partecipazione in mano allo Stato italiano al di sotto del 20%.

Così è stato, visto che, a seguito di questo ultimo atto, la quota in mano al MEF in BMPS scenderà dal 26,7% all’11,7% circa del capitale sociale.

MPS: quanto ha incassato il governo Meloni riconsegnando la banca al mercato

L’incasso di Stato?

La risposta è in quanto ha reso noto il Tesoro: sommando gli importi ricevuti dal MEF con le due precedenti operazioni della fine del 2023 e del marzo di questo anno, il controvalore complessivo incassato dal MEF a partire da novembre 2023 ammonta a circa 2,7 miliardi di euro, a fronte di un importo dell’aumento di capitale di BMPS sottoscritto a novembre 2022 di circa 1,6 miliardi di euro.

In quest’ultima operazione, Banca Akros S.p.A. – Gruppo Banco BPM ha agito nel ruolo di Global Coordinator e Bookrunner. Clifford Chance ha agito in qualità di consulente legale.

Il MEF ha infine annunciato di essersi impegnato con il Global Coordinator e Bookrunner a non vendere sul mercato ulteriori azioni BMPS per un periodo di 90 giorni, informando che il regolamento dell’operazione avverrà il prossimo 15 novembre 2024.

Nella serata di ieri sono arrivati gli annunci degli attori che hanno fatto shopping delle azioni di MPS offerte dal MEF.

Lo shopping di Anima, che aumenta la partecipazione in MPS al 4%

Anima Holding S.p.A ha annunciato di aver rilevato una quota corrispondente al 3% del capitale sociale di Monte dei Paschi di Siena, nell’ambito della procedura accelerata di ordini riservata ad investitori qualificati e investitori istituzionali esteri lanciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’obiettivo di dismettere parte della propria partecipazione detenuta nel capitale sociale della Banca.

Il corrispettivo complessivo per l’acquisto delle azioni BMPS è pari a circa 219 milioni di euro.

Per effetto dell’acquisto delle ulteriori azioni della Banca, la quota in possesso di Anima, che già deteneva l’1% circa del capitale sociale, raggiungerà il 4% circa del capitale sociale di BMPS.

Così Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato del Gruppo Anima:

“Da sempre Anima ha come priorità il rafforzamento delle relazioni strategiche al centro del suo modello multi- partnership. Quella con Banca Monte dei Paschi, in particolare, è fonte di grande soddisfazione per i traguardi raggiunti insieme ai colleghi della rete MPS in questi quindici anni, e di entusiasmo per le prospettive di crescita futura. Avevamo già dimostrato il nostro supporto partecipando all’aumento di capitale del 2022; non poteva esserci occasione migliore di questo collocamento azionario per esprimere il nostro apprezzamento per la Banca e ampliare gli orizzonti di una proficua collaborazione”.

Il “blitz” di Banco BPM legato a OPA Anima. La precisazione

Ma occhio anche al blitz di Banco BPM, che a sorpresa ha annunciato di essere entrata anch’essa nel capitale di MPS-Monte dei Paschi di Siena, comunicando al mercato di aver rilevato una quota azionaria pari al 5% del capitale sociale della banca senese, anch’essa attraverso la procedura di accelerated bookbuilding offering promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’acquisizione della partecipazione in MPS da parte di Banco BPM si inserisce nel contesto più ampio dell’offerta pubblica di acquisto volontaria lanciata sulla totalità delle azioni di Anima Holding (“Anima”) annunciata lo scorso 6 novembre ed è “coerente con la strategia del gruppo di rafforzamento delle proprie fabbriche prodotto”, ha precisato l’istituto di credito guidato dal CEO Giuseppe Castagna.

Banco BPM ha ricordato che “MPS è infatti il primo distributore di prodotti del gruppo Anima, dopo Banco BPM, e rappresenta un partner strategico per la crescita futura di Anima e delle sue controllate”.

L’acquisizione della partecipazione, ha spiegato ancora Piazza Meda, “dimostra inoltre l’apprezzamento di Banco BPM per i risultati e i progressi realizzati negli ultimi anni dall’attuale management e dal Consiglio di Amministrazione di MPS”.

Banco BPM ha dato tuttavia rassicurazioni sul fatto di non avere un piano per andare oltre e per lanciare dunque un altro blitz, spiegando poi l’impatto che l’operazione avrà sul proprio capitale:

“Banco BPM non intende presentare alle autorità competenti le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia del 10%; il Gruppo rimane focalizzato sugli obiettivi del piano 2023/26, confermando la propria strategia stand alone. L’operazione ha un impatto sul CET1 ratio di Banco BPM al 30 settembre 2024 pari a -9 bps e non influirà sulla politica di distribuzione esistente. Sulla base delle ultime stime di consensus di MPS, l’investimento genererà un rendimento annuo del 14% circa sotto forma di dividendi, con un impatto positivo sull’utile per azione pari a circa il 2,5%”.

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