Mutuo prima casa under 36: fino al 31 dicembre 2022 prevista per i giovani la possibilità di accesso a un mutuo con condizioni agevolate e tagli fiscali sull’acquisto della prima casa.
Circa un anno fa, con il decreto Sostegni bis, il Governo Draghi aveva dato il via libera all’accesso prioritario al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, introducendo una disciplina specifica per i giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni e presentano un Isee inferiore a 40.000 euro. Un tempo extra per l’accesso all’agevolazione è stato poi concesso dalle nuove disposizioni della Legge di Bilancio con la proroga a tutto il 2022.
La legge prevede, per gli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022 l’estensione della garanzia del Fondo dal 50%, finora previsto, all’80% della quota capitale dei mutui concessi per l’acquisto della prima casa il cui importo è superiore all’80% del prezzo d’acquisto.
Anche grazie a questa spinta nel 2021 l’espansione dei mutui è proseguita a ritmi sostenuti. E gli under 36 hanno trainato le richieste. I tempi per inoltrare le domande sono partiti all’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis, quindi dallo scorso giugno 2021 e termineranno il 31 dicembre 2022.
Relazione annuale 2021 della Banca d’Italia
Secondo quanto riportato nella «Relazione annuale 2021» della Banca d’Italia, le nuove erogazioni dei mutui sono aumentate anche per la clientela più giovane che ha beneficiato del potenziamento della garanzia pubblica per l’acquisto della prima casa.
Secondo i dati della Concessionaria servizi assicurativi pubblici (Consap), i finanziamenti concessi con garanzia a valere sul Fondo prima casa a richiedenti di età inferiore ai 36 anni nel 2021 sono stati complessivamente circa 32.000, per un valore di quasi 4 miliardi.
Stando alle indicazioni fornite da Consap a metà gennaio, grazie all’allargamento della concessione della garanzia scaturita dal Sostegni bis nel 2021 sono state concesse 32.434 garanzie in più rispetto al 2020.
I dati della Concessionaria in particolare hanno messo in evidenza che l’incidenza di richiedenti under 36 è salita del 10% rispetto all’anno precedente, arrivando a toccare quota 67% (51.277) del totale delle garanzie concesse.
Mutuo giovani prima casa: le agevolazioni per gli under 36
Come precedentemente detto, il decreto Sostegni bis (decreto legge 73/2020, convertito nella legge 106/2021) ha previsto una nuova agevolazione per l’acquisto della prima casa: l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, per tutti i giovani con meno di 36 anni, e con un valore dell’Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 40mila euro annui.
Nel caso di acquisto soggetto a Iva, è riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto. È prevista, inoltre, l’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.
La norma prevede nello specifico i seguenti benefici:
- per le compravendite non soggette a Iva, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale;
- per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore.
Il credito d’imposta può essere:
- portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito;
- utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato
- utilizzato in compensazione tramite modello F24, nel quale va indicato il codice tributo “6928” (istituito con la risoluzione n. 62/2021).
- in esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.
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Il requisito dell’età per avere diritto al bonus prima casa
Il primo e più importante requisito per l’accesso all’agevolazione è l’età: non avere compiuto 36 anni nell’anno in cui l’atto di compravendita è stipulato.
Questo è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate che ha fornito chiarimenti nella circolare 12/E del 14 ottobre 2021.
All’inizio si pensava che l’agevolazione spettasse a chi aveva compiuto i 36 anni al momento della firma del contratto, invece il bonus spetta ai “soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato”.
Come viene calcolato l’Isee per l’accesso alle agevolazioni
Seconda condizione necessaria per l’accesso all’agevolazione è un indicatore Isee inferiore ai 40.000 euro.
L’Isee viene calcolato sui redditi percepiti e il patrimonio posseduto nel secondo anno precedente la presentazione all’Inps della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu): un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali necessari a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
Per gli atti stipulati nel 2021, l’Isee è riferito ai redditi e al patrimonio del 2019; per gli atti stipulati nel 2022, l’Isee è quello del 2020.
Requisiti generali per ottenere un mutuo prima casa
I limiti di età e di valore Isee vanno ad aggiungersi a quelli già stabiliti per usufruire dell’agevolazione “prima casa”. In sintesi, è necessario che l’acquirente:
- abbia o stabilisca la propria residenza, entro 18 mesi dall’acquisto, nel Comune in cui si trova l’immobile;
- dichiari, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, nemmeno in comunione con il coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare;
- dichiari, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, neppure per quote o in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle stesse agevolazioni “prima casa”. In caso contrario, è necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno dalla data del nuovo acquisto.
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