Nasdaq rompe i minimi settimanali e sembra intenzionato a proseguire il ribasso. Scendono le aspettative sul rally di Natale.
I mercati azionari sono nel pieno del periodo di “rally di Natale”, ma per il momento sembra tutto statico sui minimi. In particolare c’è il caso del Nasdaq che ha rotto i minimi settimanali e sembra addirittura essere intenzionato a proseguire il trend ribassista ma al momento, osservando la dinamica tecnica che si sta formando, c’è la probabilità di un rimbalzo.
Per quanto riguarda il Forex, vediamo ancora un EurUsd che rimane su dei massimi ben oltre le zone di resistenza prefissate qualche tempo fa, pertanto si prevede una situazione in cui si potrebbero verificare degli ulteriori massimi, assurdo, considerando i rialzi a doppia cifra visti sul Forex negli ultimi mesi contro il dollaro americano.
In questa situazione risulta quindi doveroso affrontare l’andamento dei prezzi da un punto di vista strettamente tecnico e concentrarsi su quanto succede sui timeframe più importanti come il settimanale.
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Nasdaq, la dinamica degli ultimi giorni
Il rally di Natale sembra non partire, complice una situazione macro assolutamente incline alla vendita di rischio che, tra tassi alti e inflazione ancora ben oltre i target, sembra essere l’unica opzione possibile. Diciamo che ci si trova all’interno di uno scenario complessivo in cui il rally di Natale sarebbe una vera e propria eccezione e, pertanto, l’ipotesi di vedere una sua realizzazione sembra una vera e propria follia.
Negli ultimi due giorni di negoziazione Nasdaq, l’indice tecnologico americano, il più sensibile ai ribassi per quest’anno, ha confermato una dinamica discendente che lascia spazio a poche interpretazioni. In due giorni, tra martedì e mercoledì, abbiamo visto due sprint rialzisti che sono stati entrambi negati, il più palese nella giornata di ieri dove in apertura del cash Usa alle 15:30 abbiamo visto una fortissima accelerazione al rialzo in pochissimi minuti, poi negata da una dinamica ribassista. Nella serata poi c’è stato un altro forte rimbalzo vicino all’1% di performance, ma anche quest’ultimo è stato negato con forza pochi minuti dopo. Insomma, la dinamica di base sembra essere fortemente rialzista e non sembrano esserci spiragli di recupero almeno nel breve, queste le sensazioni che si hanno osservando la dinamica dei prezzi sui timeframe più brevi.
A oggi, vediamo che il mercato sta tentando di tenere i minimi battuti ieri al di sotto di area 10800, e un’ulteriore accelerazione ribassista potrebbe far presagire una chiusura pessima per l’anno in corso, a ridosso dei minimi annuali e diversa rispetto agli indici europei.
Cosa potrebbe succedere tra oggi e domani
Osservando i grafici a timeframe settimanale e mensile, possiamo ravvisare una dinamica interessante che potrebbe far ipotizzare la possibilità di un recupero di una certa entità. La dinamica mensile è fortemente improntata al ribasso, a ridosso dei minimi assoluti, cosa che non sta succedendo su altri indici europei come il Dax, che presenta sì una dinamica ribassista, ma che su base mensile sembra tenere il recupero previsto per la prima parte del 2023, sempre in ottica di un nuovo ribasso per i mesi a venire.
Questa situazione intermarket è positiva, nel senso che la dinamica di recupero che vediamo sugli indici è ancora in atto, salvo ulteriori ribassi molto forti tra oggi e domani. L’ipotesi, secondo cui il Nasdaq potrebbe salire in modo forte tra oggi e domani, potrebbe essere valida, pertanto dobbiamo osservare la dinamica su base settimanale. Sui grafici settimanali vediamo un Nasdaq che sta compiendo la quarta settimana consecutiva di ribasso a ridosso dei minimi assoluti. Questa dinamica, messa in relazione a quanto succede in Europa, potrebbe essere invalidata proprio per reazione ai minimi. Pertanto c’è ancora la possibilità di vedere una forte accelerazione al rialzo come reazione ai movimenti visti negli ultimi due giorni. L’occasione ottima si presenterebbe alle 14:30 con i dati in uscita circa la richieste continue di disoccupazione in Usa, utile per vedere una buona reazione del mercato, che potrebbe finalmente dar sfogo a un rally di Natale.
Ricordiamo che il rally di Natale è quel periodo immediatamente successivo al Natale che include i primi due giorni che seguono il nuovo anno, pertanto abbiamo ancora tempo, ben quattro giorni di negoziazione per vedere un’ipotetica realizzazione di un movimento interessante.
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