Nave russa verso la Sardegna, nuovo allarme nel Mediterraneo?

Alessandro Nuzzo

01/12/2022

L’allarme lanciato dal comando della marina ucraina per una serie di imbarcazioni russe, cinque delle quali trasportano un totale di 76 missili.

Nave russa verso la Sardegna, nuovo allarme nel Mediterraneo?

Da quando è iniziata la guerra in Ucraina c’è molta attenzione sulle navi russe che circolano per il Mediterraneo. E nei mesi scorsi ne sono circolate diverse, frutto anche di una strategia della tensione che la nazione guidata da Vladimir Putin ha deciso di adottare. Una sorta di lotta alla supremazia militare. Dimostrazioni di forza nel Mediterraneo, territorio sempre amico alla Nato e in particolare agli Usa che hanno diverse basi di stazza proprio in questo territorio.

Per questo ogni qualvolta una nave militare russa transita nelle acque europee, essa viene tenuta costantemente sotto controllo. Ma non solo navi militari, sono monitorate nei movimento anche imbarcazioni strategicamente importanti per la Russia. Come la nave da ricerca oceanografica Akademik Ioffe che è entrata da alcuni giorni nel Mediterraneo e la Nato la sta costantemente monitorando. Vediamo perché.

Nave spia russa nel Mediterraneo, sale l’attenzione della Nato

Le prime avvisaglie erano arrivate dal comando della marina ucraina in un post su Facebook pubblicato alcuni giorni fa: «Ci sono dieci imbarcazioni nemiche, cinque delle quali trasportano un totale di 76 missili da crociera Kalibr» - si leggeva. Di queste navi militari russe non c’è più traccia. Ce n’è invece della nave da ricerca oceanografica Akademik Ioffe che, dopo aver varcato lo stretto di Gibilterra, ha fatto il suo ingresso in Europa e sta navigando verso est al largo dell’Algeria dirigendosi verso la Sardegna. Questa nave ha innalzato il livello d’allerta della Nato.

Ufficialmente è una nave da ricerca che prende il nome dal fisico sovietico Abram Fedorovich Ioffe. Costruita nel 1988, è lunga 111 metri ed ha una stazza di 6.600 tonnellate. Appartiene all’Istituto di Oceanologia PP Shirshov, dell’Accademia Russa delle Scienze ed è utilizzata per esperimenti in mare, soprattutto sulla propagazione del suono a lungo raggio nell’oceano.

Nonostante all’apparenza sia innocua, questa nave durante il suo passaggio nella Manica è stata costantemente pedinata da un’unità della Royal Navy. In precedenza a mettere gli occhi addosso alla Akademik Ioffe era stata la Marina portoghese mentre questa transitava nell’Atlantico. Ufficialmente come porto di destinazione, la nave da ricerca indica Novorossiysk, un porto nel Mar Nero. Quella zona è chiusa alle navi militari russe, ma questa, almeno sulla carta, resta un imbarcazione civile.

Come mai le autorità militari del Mediterraneo pongono molta attenzione agli spostamenti della Akademik Ioffe? Il timore è che possa trattarsi di una nave spia russa. Essendo ufficialmente una nave civile dedita ad esperimenti in mare aperto, la nave gode di una certa libertà di navigazione nelle acque del Mediterraneo. Per questo potrebbe comunque portare a termine missioni di spionaggio per conto delle autorità militari russe.

Ma nel corso dei mesi non sono mancati i momenti di tensione nel Mediterraneo tra navi della Nato e della flotta russa che si sono incrociate pericolosamente. Senza contare i sottomarini anche nucleari che hanno fatto capolino nelle acque europee.

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