Nel mondo di Trump ci sono competitor commerciali, non nemici esistenziali

Roberto Vivaldelli

28/01/2025

Trump propone una politica estera pragmatica, abbandonando la visione di un mondo diviso tra democrazie e autocrazie, favorendo accordi anche con Cina e Russia

Nel mondo di Trump ci sono competitor commerciali, non nemici esistenziali

Donald Trump si è insediamento da una settimana alla Casa Bianca ma i cambiamenti che vuole apportare alla superpotenza americana sono evidenti.

In politica estera, il tycoon, da buon business man, promuove una visione del mondo mercantilistica distante dall’universalismo dei democratici e neocon, fatta di competitor commerciali e rivali strategici (come Russia e Cina) ma non di nemici esistenziali, come ad esempio Joe Biden aveva inquadrato la Federazione russa.

Ciò significa che per Trump un accordo è possibile con tutti, anche con i rivali, abbandonando del tutto la contraddittoria e stucchevole idea di un mondo diviso in maniera manichea tra democrazie e autocrazie. In questo contesto, la vera perdente è l’Europa. [...]

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