Trump propone una politica estera pragmatica, abbandonando la visione di un mondo diviso tra democrazie e autocrazie, favorendo accordi anche con Cina e Russia
Donald Trump si è insediamento da una settimana alla Casa Bianca ma i cambiamenti che vuole apportare alla superpotenza americana sono evidenti.
In politica estera, il tycoon, da buon business man, promuove una visione del mondo mercantilistica distante dall’universalismo dei democratici e neocon, fatta di competitor commerciali e rivali strategici (come Russia e Cina) ma non di nemici esistenziali, come ad esempio Joe Biden aveva inquadrato la Federazione russa.
Ciò significa che per Trump un accordo è possibile con tutti, anche con i rivali, abbandonando del tutto la contraddittoria e stucchevole idea di un mondo diviso in maniera manichea tra democrazie e autocrazie. In questo contesto, la vera perdente è l’Europa. [...]
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