L’ASPI ha annunciato che per il prossimo semestre non ci sarà l’aumento dei pedaggi, ma rimangono invariate le altre disposizioni.
È tempo di bilanci per le aziende proprietarie delle autostrade tra chi decide per l’aumento dei pedaggi e coloro che vogliono mantenersi stazionari.
Arrivano le prime comunicazioni tra cui quella dell’ASPI che stabilisce il tariffario per i prossimi sei mesi.
ASPI: Aumento pedaggi
È consuetudine che dal primo dell’anno ci sia l’incremento del livello dei prezzi per il pedaggio delle autostrade. Tuttavia sembra che il 2019 inizi con una nuova tradizione.
Dopo il crollo del ponte Morandi, l’ASPI si è dichiarata a favore nel voler collaborare con il governo. A testimonianza della sua nobile intenzione concorre la decisione di non alzare il costo del pedaggio sull’autostrada per i prossimi sei mesi, mantenendo invariato l’attuale livello tariffario sulla propria rete.
Questa è la scelta della controllata Autostrade per l’Italia che però non si estende alle altre parti del gruppo. Infatti rimangono immutati gli aumenti previsti sulla tangenziale di Napoli (+1,82% per i mezzi pesanti) e sul raccordo autostradale Valle d’ Aosta (+ 6,32%, esclusi residenti e pendolari).
Inoltre verranno potenziati i tutor elettronici con 11 nuove postazioni di monitoraggio della velocità media: sulla A10 fra Albisola e Celle Ligure, nel Savonese, in direzione Est; sulla A1 fra Badia e Firenzuola, fra l’allacciamento per Roma Sud e Colleferro (direzione Sud) e tra San Vittore e Caianello.
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