Nonostante diversi auspici la rotta delle principali banche centrali sui tassi d’interesse non cambia. Il nemico numero uno è (ancora) l’inflazione.
Chi dopo il fallimento di Silicon Valley Bank negli Stati Uniti e le forti difficoltà della svizzera Credit Suisse si aspettava un cambio di orientamento nella politica monetaria delle banche centrali occidentali, è probabilmente rimasto parecchio deluso.
Non solo la BCE ha alzato nuovamente il tasso d’interesse di 50 punti base, portando il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,50%, ma la Presidente Lagarde ha lasciato intendere che potrebbe non essere finita qui se i dati sull’inflazione non saranno quelli desiderati, e pare proprio che non lo siano. Ed infatti il mercato finanziario si aspetta altri due aumenti da 25 punti base, uno a maggio ed il secondo a giugno.
Banche centrali alle prese con la crisi delle banche
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