Secondo diverse fonti la trattativa sarebbe già in fase conclusiva: Netflix acquisterà l’Egyptian Theatre di Los Angeles, storica sala cinematografica statunitense. I dettagli
Netflix acquista l’Egyptian Theatre di Los Angeles. L’affare - che a detta di diverse fonti sarebbe già in fase conclusiva - garantirebbe al colosso dello streaming content una sede cinematografica storica di Hollywood.
L’Egyptian Theatre - inaugurato nel 1922 con la prima di Robin Hood - verrebbe utilizzato da Netflix per ospitare proiezioni e anteprime. La mossa potrebbe all’apparenza segnare una svolta nella politica aziendale della compagnia, forse d’ora in avanti interessata ad appropriarsi di luoghi fisici veri e propri, segnando una graduale territorialità negli USA e una sempre maggiore commercializzazione del marchio.
Ma una delle principali fonti, rappresentata da una persona molto vicina alla trattativa, ha specificato che la cosa non ha nulla a che vedere con nuove intenzioni di business dell’azienda.
Netflix acquisirà l’Egyptian Theatre dalla American Cinematheque, organizzazione senza scopo di lucro proprietaria di due sale cinematografiche a Los Angeles.
Si tratta di un ulteriore passo della compagnia verso l’industria cinematografica, dopo che da gennaio è entrata a far parte della Motion Picture Association of America.
Netflix acquista l’Egyptian Theatre
Netflix non è esattamente la benvenuta all’interno dell’universo cinematografico, specialmente quello più tradizionale. È ancora in corso una disputa piuttosto vivace sui tempi che dovrebbero trascorrere tra la proiezione nelle sale e quella online, come nel caso del film Roma, vincitore di tre premi Oscar: al miglior film straniero, alla miglior regia e alla miglior fotografia.
L’Egyptian Theatre, che si trova sull’Hollywood Boulevard, è considerato un simbolo della cinematografia statunitense e non solo. La sala è stata costruita da Sid Grauman nel 1922 (circostanza che le dà anche il nome Grauman’s Egyptian Theatre) e ha ospitato la prima proiezione assoluta del film Robin Hood, con Douglas Fairbanks. È stata recentemente anche sede della premiere di Roma.
L’American Cinematheque è proprietaria anche della sala Aero a Santa Monica, costruita nel 1940. Netflix non intende gestire l’Egyptian come uno spazio commerciale, e una delle fonti ha evidenziato che non ci sarà mai una vendita di biglietti destinata al grande pubblico all’interno della sala.
L’accordo, se concretizzato, aiuterebbe finanziariamente l’American Cinematheque, al momento a corto di liquidità. Una circostanza, quest’ultima, che in ogni caso non porrebbe Netflix in una luce migliore agli occhi della comunità cinematografica.
Dalla riunione del consiglio di amministrazione dell’Academy of Motion Picture Arts & Sciences, prevista per il 23 aprile, ci si aspetta un clima molto teso nei confronti della compagnia che ha contribuito a sconvolgere non poco l’assetto nel settore negli ultimi anni.
È molto probabile che il board chieda un allungamento dei tempi di proiezione dei film nelle sale prima di finire online, idea promossa in primis da Steven Spielberg. Elemento che costituisce un problema per Netflix, che ha trasmesso i suoi film di punta quasi con una contemporaneità tra sala e online.
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