Con l’arrivo di NìKola è allarme gelo: la perturbazione russa porterà neve e abbassamento drastico delle temperature. Ecco perché e le previsioni per i prossimi giorni.
Per qualche giorno il freddo ha mollato la presa, ma già da oggi le temperature hanno cominciato una rapida discesa. Da oggi pomeriggio hanno iniziato ad avvicinarsi alla nostra penisola correnti polari dalla Russia. Mattia Gussoni, meteorologo per il Meteo, ha infatti previsto lo spostamento anomalo dell’Anticiclone delle Azzorre verso la Svezia, che ha provocato l’avanzamento delle correnti polari russe: con l’arrivo di NìKola si prospetta un tracollo termico di 15 gradi.
NìKola: è allarme gelo e neve
NìKola, il nocciolo gelido proveniente dalla Russia, ha investito l’Italia con un considerevole anticipo rispetto al previsto. La perturbazione russa ha già provocato questo pomeriggio il calo delle temperature sul versante adriatico e al Sud, mentre i quadranti settentrionali hanno già subito qualche rovescio e forti venti. Soltanto in Piemonte e in Lombardia, invece, la temperatura ha continuato a toccare i 20 gradi. In alcuni punti, addirittura, lo zero termico raggiungerà i 3300 metri, con effetti disastrosi per le Alpi occidentali, come la fusione del manto nevoso.
Domani la situazione peggiorerà drasticamente, con l’arrivo del nucleo più gelido della perturbazione NìKola. Nel corso del pomeriggio di domenica 5 febbraio, quindi, è previsto un tracollo termico di 15 gradi in quota e di 10 gradi in pianura. Già durante la serata di domani, infatti, si assisteranno alle prime nevicate a bassa quota in Piemonte, mentre in Sardegna ci saranno i primi rovesci, a tratti anche intensi. In ogni caso le temperature scenderanno su tutta la penisola.
La perturbazione russa, le conseguenze
L’arrivo di NìKola è causato dall’Anticiclone delle Azzorre che ha iniziato a migrare verso Nord, raggiungendo Berlino e Stoccolma. Una posizione settentrionale che non permette il riparo dell’Italia, ma anzi favorisce lo scorrimento dell’aria gelida e europea, in particolare sui fianchi orientale e meridionale.
Per il momento, comunque, è previsto un freddo secco e gelido, con precipitazioni ridotte, anche se non si può escludere con sicurezza la formazione di rapidi cicloni. Potrebbero, infatti, presentarsi fenomeni nevosi in pianura anche al Centro-Sud. In ogni caso, le regioni più colpite sono quelle esposte a Est, si tratta quindi dell’area compresa fra le Marche e la Puglia, dove non si possono escludere fiocchi di neve anche sulle spiagge. Nonostante ciò si prevede che le precipitazioni nevose siano isolate e non frequenti.
L’arrivo del gelo russo: previsioni per i prossimi giorni
Come anticipato, la situazione è destinata a peggiorare severamente domenica 5. Domani, infatti, si evidenzieranno:
- Nubi in aumento e neve in Piemonte, per quanto riguarda il Nord;
- peggioramento al Centro, in particolare in Sardegna;
- bel tempo al Sud, seppur con nubi in aumento e vento forte sulle Adriatiche.
Lunedì 6, poi, continuerà a diffondersi il gelo anche nelle zone più miti, si avranno quindi:
- Tracollo termico al Nord, con nevicate nel Basso Piemonte;
- maltempo in Sardegna con neve in collina;
- nuvole, freddo e vento al Sud, ma con poche precipitazioni.
Si avrà comunque una vera e propria settimana invernale, considerando che nel corso dei prossimi giorni si registreranno circa 10 gradi in meno rispetto alle medie per questo periodo.
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