Solo paventando il pericolo di una guerra portata dalla Russia, si può rinsaldare l’UE e tenere in piedi la Nato. Ma, stavolta, il costo della sicurezza non potrà essere scaricato sugli Stati Uniti.
Tutto si gioca alle prossime elezioni europee: gli equilibri politici che ne emergeranno saranno decisivi per delineare le prospettive dell’Europa.
Non è solo il Green Deal, il punto dirimente, ma soprattutto il costo della guerra in Ucraina che sta creando significative ripercussioni economiche in tutta Europa, soprattutto per via dell’interruzione delle forniture di gas russo a prezzo conveniente che arrivavano tramite le condotte di North Stream e di Yamal, e delle tensioni politiche negli Stati Uniti dove la componente congressuale repubblicana guidata da Donald Trump ritiene che debba essere l’Europa a farsi carico dei costi della sua difesa, senza scaricarli come si fa da decenni sulle spalle del contribuente americano.
Si constata, ancora una volta, che nei conflitti non contano solo le armi ed il campo di battaglia, ma il fronte interno: è questo il più difficile da controllare e di cui prevedere le reazioni.
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