La diffusione della variante del Covid AY.4.2, ribattezzata Delta plus, è sempre maggiore nel Regno Unito. Alcuni studi mostrano la sua trasmissibilità e quanti casi sintomatici fa registrare.
Stiamo iniziando a conoscerla come variante Delta plus. Si tratta di una mutazione della variante Delta del coronavirus, la più diffusa in tutto il mondo. Il suo nome scientifico è variante AY.4.2 e soprattutto nel Regno Unito è sempre più diffusa.
La circolazione di questa nuova variante desta preoccupazione, anche se i primi dati che arrivano da Londra non sono del tutto allarmanti, nonostante una maggiore trasmissibilità. Al momento la variante Delta plus rappresenta l’11,8% del totale dei nuovi casi (parliamo di circa 40mila contagi al giorno nel Paese).
Nel Regno Unito la crescita dei contagi dovuti alla variante AY.4.2 è costante da settembre, quando rappresentava meno del 3% dei casi. Vediamo qual è la situazione nel Regno Unito e cosa dicono gli ultimi studi sulla variante Delta plus.
Covid, la situazione del Regno Unito
Nel Regno Unito in questi giorni il numero di nuovi casi giornalieri è tornato a salire: siamo al 15% in più rispetto alla settimana precedente. E si registrano ancora circa 200 morti al giorno. Il governo guidato da Boris Johnson ha quindi deciso di accelerare sulla somministrazione delle terze dosi, allargandole a tutti gli over 40. Nel Regno Unito hanno ricevuto il richiamo, finora, 13,5 milioni di persone.
La contagiosità della variante Delta plus
I dati sulla variante Delta plus provengono dagli studi effettuati dal gruppo di ricerca React-1 dell’Imperial College di Londra e dell’azienda sanità pubblica Uk Health Security Agency. A riportarli è Repubblica partendo da un’evidenza problematica: la mutazione è ritenuta più contagiosa della variante Delta.
Il tasso d’infezione con questa variante è salito dall’1,57% all’1,72% nelle ultime settimane. Secondo alcune stime la nuova variante è più trasmissibile tra il 10% e il 15%. Di conseguenza la sua circolazione rappresenta un rischio ulteriore per i più vulnerabili (anziani e fragili), soprattutto durante la stagione invernale e in un Paese in cui le restrizioni sono praticamente state abolite.
Variante AY.4.2, quanto è sintomatica e letale
Rispetto alla variante Delta originaria questa mutazione sembra meno sintomatica. Su 100mila persone considerate dallo studio, solo il 33% degli infetti ha avuto sintomi classici del Covid o è stato ricoverato. Con la variante Delta questa percentuale è del 46%. Si può quindi considerare questa mutazione più trasmissibile ma probabilmente meno letale.
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Gli effetti dei vaccini sulla variante Delta plus
L’altra notizia che sembra destare meno preoccupazione riguarda l’effetto dei vaccini su questa variante. Le dosi somministrate sembrano funzionare e la mutazione non pare di essere in grado di scavalcare la protezione indotta dai vaccini.
Inoltre si riscontra un’importanza ancora maggiore della terza dose: la somministrazione del richiamo a sei mesi di distanza dal completamento del ciclo ridurrebbe il rischio d’infezione del 66% rispetto a chi ha ricevuto le due dosi.
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