Nuovi focolai in Italia, due Regioni sorvegliate speciali: ecco quali

Martino Grassi

22 Luglio 2020 - 12:20

I nuovi focolai, che nascono a macchia di leopardo in tutto il Paese, continuano a far tremare l’Italia ed in particolare due Regioni. Ecco quali sono.

Nuovi focolai in Italia, due Regioni sorvegliate speciali: ecco quali

I nuovi focolai in Italia continuano a crescere senza freno e a far paura. L’ultimo è stato registrato a Catania, dove 21 persone sono risultate positive alla COVID-19, mentre altre 113 sono state messe in isolamento fiduciario. La Sicilia e la Basilicata al momento sono le due sorvegliate speciali, e se non riusciranno a tenere sotto controllo la situazione potrebbe rendersi necessario un nuovo lockdown, per scongiurare un aumento dei contagi in tutto il Paese.

In tutta l’Italia continuano a nascere dei nuovi focolai a macchia di leopardo, alcuni ritenuti più a rischio, altri invece sotto controllo. Questi episodi, spiega il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza indicano che il coronavirus continua a circolare nel nostro Paese, per questo motivo è necessario non abbassare la guardia e continuare a rispettare le norme di prevenzione e contenimento imposte dal Governo, nonostante ormai sembri che la situazione sia sotto controllo.

Nuovi focolai: due Regioni sorvegliate speciali

Nonostante nascano nuovi focolai in tutto il territorio nazionale, due Regioni sono finite sotto i riflettori: si tratta della Sicilia e della Basilicata. Per quanto riguarda l’Isola, Ruggero Razza, l’assessore regionale alla Salute, ha fatto sapere che la maggior parte delle nuove infezioni “sono riconducibili per lo più a due cluster familiari, individuati nel comune capoluogo e nell’area della cittadina di Misterbianco” specificando che “hanno avuto origine da contatti extra regionali”.

Sempre in Sicilia si sta cercando di tenere sotto controllo un focolaio causato da una escort peruviana che ha lavorato qualche giorno, in trasferta, a Modica, prima di rientrare nella sua regione, l’Umbria. Per quanto riguarda la Basilicata invece, una Regione ormai considerata quasi COVID-free ha registrato 36 nuove infezione tra i migranti bengalesi che sono stati trasferiti dalla Sicilia.

I principali focolai in Italia

Nelle ultime settimane, quasi quotidianamente nascevano nuovi focolai in tutta Italia, generando conseguentemente anche l’allarme degli esperti, alcuni ancora in fase di contenimento come quelli dei macelli in provincia di Cremona. Nelle scorse settimane aveva creato non poco scalpore il focolaio nato nel vicentino, causato da un imprenditore ritornato da un viaggio di lavoro dalla Serbia, che nonostante mostrasse i sintomi della COVID-19 si era rifiutato di mettersi in auto isolamento, contagiando altre cinque persone e facendone mettere altre 52 in quarantena preventiva.

Anche il focolaio scoppiato nel magazzino dei Bartolini ha fatto tremare l’Emilia Romagna, in cui erano risultate positive ben 117 persone. Anche nel Lazio si sono registrate diverse situazioni critiche, prima fra tutte il focolaio scoppiato nel quartiere Garbatella e quello dell’Istituto di ricovero e cura San Raffaele Pisana.

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