L’obbligo di ospitalità per i parenti, ecco cosa prevede la legge a riguardo e quali sono i doveri dei familiari.
Sono moltissime le ragioni per cui un parente potrebbe richiedere l’ospitalità, dall’alloggio temporaneo durante un viaggio fino alle situazioni più gravi come uno sfratto. In questi casi, è difficile dire di no, soprattutto per le implicazioni legali, ma anche per la preoccupazione a livello legale. Quest’ultima, ovviamente, riferita alle situazioni in cui il familiare in questione non ha un’altra abitazione e non può provvedervi.
Eppure, sono tante le ragioni per cui si potrebbe preferire negare questa richiesta o anche semplicemente interrompere l’ospitalità concessa in un precedente momento. Vediamo quindi cosa stabilisce la legge e se è obbligatorio ospitare i parenti. Anche quando non obbligatorio, comunque, è necessario adire le vie legali per richiedere l’allontanamento dell’ospite (qualora opponesse resistenza). È comunque ammesso l’allontamento purché non preveda forza o minaccia.
È obbligatorio ospitare i parenti rimasti fuori casa o in difficoltà?
Anche nelle situazioni più complesse e problematiche, nessuno può essere costretto a ospitare in casa sua qualcun altro, nemmeno se si tratta di un parente. Ovviamente ci si riferisce all’assenza di obblighi di tipo giuridico, in quanto l’eventuale obbligo morale sta alla scelta personale di ognuno ed è in ogni caso irrilevante in un’aula di tribunale.
In altre parole, un cugino o un qualsiasi altro parente, non può citarvi in giudizio per ottenere a tutti costi di essere ospitato, proprio perché manca un vincolo legale in proposito. Più precisamente, non esiste l’obbligo assoluto di ospitare i parenti in difficoltà, ma fornirla può essere un modo per adempiere a un altro tipo di obbligo, quello alimentare.
Potrebbe sembrare un controsenso, ma il motivo è da ricercare nel fatto che l’obbligo alimentare non sancisce necessariamente l’ospitalità come adempimento, ma si tratta di uno dei diversi modi con cui il soggetto obbligato può eseguire la prestazione.
Ospitare i parenti a cui si devono gli alimenti
Per obbligo alimentare si intende un dovere nei confronti di alcuni familiari in stato di bisogno, al fine di garantire loro – nel limite delle possibilità dell’obbligato - la sussistenza. Gli alimenti possono essere elargiti sia con una prestazione di tipo patrimoniale, ad esempio un assegno mensile, che con una prestazione in natura, proprio come l’ospitalità.
Ecco che per i soggetti tenuti agli alimenti, talvolta l’ospitalità può sembrare una scelta obbligata, in quanto meno dispendiosa rispetto alla corresponsione economica. Questo, però, non vuol dire che il beneficiario degli alimenti possa pretendere di essere ospitato in casa del parente obbligato. Si tratta di una libera scelta, ecco perché non si può parlare di obbligatorietà in merito.
Bisogna poi ricordare che non sempre vi è obbligo alimentare, ma anzi questa prestazione è delimitata soltanto ad alcuni soggetti. Sono tenuti agli alimenti, con ordine di priorità:
- Coniuge e unito civilmente;
- figli e in loro mancanza i discendenti prossimi;
- genitori, e in loro mancanza gli ascendenti prossimi;
- nuore e generi;
- suoceri;
- fratelli e sorelle, con minore priorità di quelli unilaterali.
Obbligo di ospitalità per chi ha ricevuto una donazione
C’è poi un altro soggetto tenuto all’obbligo alimentare, anzi con priorità rispetto a tutti gli altri, ossia colui che ha ricevuto dalla persona in stato di bisogno una donazione. L’obbligo del donatario (il cui inadempimento può comportare la revoca della donazione) è però riferito all’entità dell’oggetto in donazione. Anche in questo caso, può essere comunque corrisposto in maniera naturale, ad esempio fornendo l’ospitalità.
Obbligo di ospitalità per genitori e figli
Non si parla di ospitalità quando le persone in questione sono tenute per diritto a vivere nella stessa abitazione. Si pensi ai coniugi o ai figli, anche se esistono comunque delle eccezioni. In particolare, è possibile richiedere l’allontanamento del coniuge pericoloso (con rispettiva denuncia e procedimento penale), così come di quello separato ma non assegnatario dell’abitazione.
Allo stesso modo, non è obbligatorio ospitare i figli una volta cessato l’obbligo di mantenimento. La situazione è diversa in caso di familiari anziani, ad esempio ma non necessariamente i genitori, a cui l’ospitalità non può essere negata così facilmente. O meglio, non può essere loro negata prima di aver provveduto a una sistemazione idonea (comprensiva di cure necessarie e assistenza), per non incorrere nel reato di abbandono d’incapace.
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Ospitalità parenti, gli adempimenti
Quando si gradisce, invece, dare ospitalità ai propri familiari o a degli amici, non si pongono questi problemi, ma è comunque necessario tenere conto di alcuni aspetti legali. In particolare, l’ospitalità superiore a 30 giorni deve essere notificata alle autorità di pubblica sicurezza, e a prescindere dalla permanenza per i cittadini stranieri.
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