Mentre la liquidità offre sicurezza, le obbligazioni offrono un potenziale a lungo termine che non dovrebbe essere sottovalutato: la chiave sta nell’evitare la tentazione del tempismo perfetto.
L’eterno dilemma tra la liquidità e le obbligazioni, in particolare dopo un picco nei tassi d’interesse, è una questione che ha catturato l’attenzione di molti investitori. In periodi contraddistinti da inflazione elevata, tensioni geopolitiche che persistono e timori di una possibile recessione, prendere decisioni informate riguardo alla propria strategia di investimento è cruciale.
Questo articolo esplora l’analisi di questo dibattito, prendendo in considerazione la sicurezza immediata offerta dalla liquidità e i vantaggi potenziali a lungo termine delle obbligazioni. Inoltre, ci concentreremo sull’importanza di comprendere il contesto storico e di evitare il pericolo del tempismo perfetto nell’allocazione degli asset.
La scelta tra liquidità e obbligazioni in un’epoca di incertezza economica è un argomento che affascina gli investitori. La liquidità può sembrare attraente quando offre rendimenti che non si vedevano da decenni, ma la storia ci insegna che questa opzione può perdere efficacia nel lungo termine. Ad esempio, nei cinque cicli economici precedenti, il rendimento a tre mesi del JPMorgan Cash Index USD è sceso in media del 2,21% 18 mesi dopo l’ultimo rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Ciò suggerisce che l’opzione della liquidità, sebbene sembri sicura all’inizio, può perdere parte del suo appeal nel medio termine. [...]
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