Boom di reinfezioni da Omicron, i casi di contagio bis in Italia superano quota 400 mila. Ma cosa accadrà in autunno? Ne abbiamo parlato con il virologo Fabrizio Pregliasco.
Omicron 4 e 5, allarme reinfezioni. In Italia iniziano a scendere le curve dell’epidemia di Covid-19, con una diminuzione del tasso di incidenza e del numero dei ricoveri. Ma nelle ultime settimane è stato registrato anche un boom di reinfezioni e un lieve aumento dei decessi. I casi di contagio bis nel nostro paese salgono a 438.726, pari al 3,6% del totale. È quanto emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Nel bollettino di oggi, mercoledì 18 maggio, i nuovi positivi nelle 24 ore sono 30.408. Le vittime 136. Ma come evitare di contagiarsi o reinfettarsi con le nuove sottovarianti? E cosa accadrà in autunno?
Ne abbiamo parlato con Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. «Purtroppo questo virus è molto instabile e non si è raffreddorizzato. Ecco cosa accadrà in autunno».
Prof. Pregliasco, nelle ultime settimane è stato registrato un boom di reinfezioni. Colpa di Omicron e delle nuove sottovarianti BA.4 e BA.5?
Purtroppo questo virus è molto instabile. Per la sua incapacità di replicarsi uguale a se stesso, sta selezionando varianti con un’elevata contagiosità. Inoltre non si è raffeddorizzato, si è solo un po’ ridotto l’impatto della malattia perché Omicron colpisce le prime vie aeree. C’è quindi una minore probabilità di contrarre forme severe. Ma i decessi restano alti, è come se cadesse un aereo ogni giorno.
Cosa accadrà in autunno?
È importante considerare già da ora l’andamento futuro, che potrebbe essere anche non piacevole. Bisogna pianificare e attrezzarsi, rinforzando le vaccinazioni. I fragili devono sottoporsi subito alla quarta dose. In estate saremo più tranquilli, ma con l’inverno il virus riprenderà fiato. Rubando la scena all’influenza stagionale. Dobbiamo immaginare un andamento del virus ondulante, come le onde di un sasso in uno stagno.
La quarta dose va a rilento. Come mai?
Perché c’è la percezione, errata, che la necessità non ci sia più. Anche le terze dosi languono. Ma per gli anziani sarebbe meglio non aspettare. Subito quarta dose e a ottobre ulteriore richiamo con un vaccino si auspica bivalente, sia per il virus di Wuhan che per Omicron.
In autunno sarà necessaria una quarta dose per tutti?
A ridosso dell’inverno ci vorrà una vaccinazione per tutti. Dovrebbe essere un richiamo periodico che ha l’obiettivo di rinforzare i linfociti della memoria, velocizzando la risposta del sistema immunitario.
Come evitare in questa fase di riaperture la reinfezione?
Ci vuole una progressività nelle riaperture. I fragili devono continuare a indossare la mascherina Ffp2. Mascherina consigliata a tutti nei luoghi al chiuso dove si può creare assembramento.
C’è un legame tra reinfezioni e Long Covid?
Certo, la reinfezione è una stimolazione delle difese immunitarie. Questo virus non ha solo il bersaglio nel polmone, colpisce anche il cuore e a livello neurologico.
Mascherine a scuola, è il momento di toglierle?
Finora la mascherina è servita per tamponare i focolai scolastici e mantenere la didattica in presenza. Io la terrei fino alla fine dell’anno scolastico. Poi in base alla situazione epidemiologica di metà giugno, si deciderà per gli esami.
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