Omicron 4 e 5, il sintomo «nascosto» che preoccupa: «Compare dopo l’infezione»

Emiliana Costa

28 Maggio 2022 - 14:47

Omicron 4 e 5, il sintomo «nascosto» che preoccupa: «Compare dopo l’infezione ed è legato alla sfera cognitiva». Ecco di cosa si tratta.

Omicron 4 e 5, il sintomo «nascosto» che preoccupa: «Compare dopo l’infezione»

Omicron 4 e 5, il sintomo nascosto che preoccupa. In Italia, le curve epidemiologiche continuano ad abbassarsi. Nel bollettino di ieri, venerdì 27 maggio, i nuovi positivi nelle 24 ore sono stati 19.666. Ancora alte le vittime, 105. Calano le terapie intensive e il tasso di positività scende sotto la soglia del 10%.

Intanto, continuano a emergere nuovi sintomi legati a Omicron e alle sue sottovarianti. Tra questi, un campanello d’allarme «nascosto» che desta preoccupazione e che compare dopo la guarigione dall’infezione. Ecco di cosa si tratta.

Omicron 4 e 5, il nuovo sintomo «nascosto»

Tra i sintomi post infezione, ovvero del cosiddetto Long Covid, si aggiunge anche l’insonnia. Difficoltà ad addormentarsi, risvegli improvvisi, incubi e notti in bianco: insomma starebbe dilagando «un’epidemia parallela» legata alla sfera cognitiva. Sono diversi infatti i disturbi provocati dal Long Covid collegati alla sfera cognitiva, tra cui la nebbia mentale e l’insonnia.

In un’intervista al Quotidiano Nazionale, Luigi Ferini-Strambi, ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute di Milano, direttore Centro di Medicina del Sonno IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha spiegato: «La difficoltà a prendere sonno è sicuramente la situazione più frequente, circa il 44% dei casi, secondo un recente studio internazionale sulla prevalenza dell’insonnia nella popolazione generale».

E continua: «Per fare diagnosi di disturbo da insonnia occorre anche la presenza di ripercussioni negative durante il giorno sia a livello sociale, sia lavorativo o scolastico. Questo dato è fondamentale anche per non definire in maniera errata come insonne un soggetto breve dormitore, quest’ultimo pur avendo un ridotto tempo di sonno, presenta un buon funzionamento diurno».

Gli esperti raccomandano di continuare a proteggersi dal virus, limitando le occasioni di reinfezione, perché anche i giovani che hanno ricevuto la terza dose possono sviluppare Covid e di conseguenza Long Covid con sintomi pesanti: nebbia cognitiva, confusione e stanchezza cronica che si ripercuotono pesantemente nelle ore del riposo.

I 5 sintomi del Long Covid legati a Omicron

Da uno studio italiano dell’Università di Firenze e dell’Azienda ospedaliera universitaria Careggi sono emerse differenze significative tra i sintomi del Long Covid della prima ondata e quelli del 2021, quando la variante Alfa ha iniziato a circolare maggiormente (oggi le varianti in circolo sono Omicron e BA.2).

I sintomi attuali sono soprattutto dolore muscolare, insonnia, cervello annebbiato e ansia o depressione. Mentre sono quasi scomparsi la perdita dell’olfatto, la difficoltà di deglutizione e i problemi all’udito. «È la prima volta - spiega il coordinatore della ricerca Michele Spinicci - che sono stati messi in relazione i sintomi del Long Covid con le diverse varianti. Lo studio dimostra che dobbiamo fare di più per aiutare i pazienti anche nel lungo periodo».

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