Allarme Omicron 5. In Portogallo prosegue la sesta ondata di Covid-19 trainata dalla sottovariante BA.5. Ma cosa succederà in Italia in estate? Ecco cosa dicono gli esperti.
Impennata di casi di Omicron 5, ecco cosa accadrà in estate. In Portogallo prosegue la sesta ondata di Covid-19 trainata dalla sottovariante BA.5. Intanto in Italia nell’ultima settimana, se è diminuita la percentuale delle reinfezioni (dal 6,5% al 5,9%), è aumentato il numero dei casi asintomatici. A riferirlo, l’Istituto superiore di sanità (Iss).
L’allarme per la presenza di Omicron 5 era stato lanciato a metà maggio dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), quando BA.5 era entrata ufficialmente a far parte delle varianti che destano preoccupazione (Voc, Variant of Concern), con le altre «sorelle» BA.4, BA.2 e BA.1.
Secondo l’infettivologo Massimo Galli, l’impennata dei casi di Omicron 5 in Portogallo è il segnale che «il virus continua a circolare e la pandemia non è finita». Cosa succederà dunque in estate senza restrizioni? Ecco cosa dicono gli esperti.
Omicron 5, la situazione in Italia
Omicron 5 ha fatto risalire in Portogallo la curva epidemiologica da Covid-19. Secondo i dati dell’Università americana Johns Hopkins, i contagi da Covid-19 nel paese sono passati dagli oltre 11 mila registrati all’inizio di aprile a circa 28 mila. Scendono invece i decessi, da una media settimanale di 46 a quella attuale di 38.
A fine maggio, la presenza di BA.5 è stata rilevata anche nel nostro paese dall’Istituto Superiore di Sanità, con un numero di sequenze pari allo 0,41% di quelle totali del virus SarsCoV2 rilevate. L’infettivologo Massimo Galli afferma che l’impennata di casi da Omicron 5 in Portogallo rappresenta un segnale della circolazione del virus e aggiunge: «È un dato di fatto che nell’Africa australe ci siano condizioni quasi perfette perché si possano sviluppare nuove varianti, che si selezionano casualmente e, se hanno modo di prendere il sopravvento lo fanno, proprio come BA.5. Su questa, non abbiamo elementi che ci dicano che sia in grado di eludere i vaccini e provocare così una forma grave della malattia, ma le evidenze suggeriscono che possa provocare l’infezione».
In un’intervista a Sky Tg24, il direttore del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli aggiunge: «Il Covid-19 è sotto controllo, ma non è da sottovalutare. La pandemia non è finita sebbene stiamo andando verso una fase di endemicità del virus».
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Omicron 5, ecco cosa accadrà in estate
In un’intervista all’Adnkronos, il virologo Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia, rassicura: «L’aumento dei casi di Covid-19 registrato in Portogallo e in Germania per l’emergere della sottovariante Omicron 5 non deve spaventarci, non rovinerà la nostra estate».
E continua: «Abbiamo un’altissima fetta della popolazione vaccinata con tre dosi, il caldo poi fisiologicamente aiuta perché le radiazioni ultraviolette fanno soffrire il virus che persiste meno in ambienti aperti. In autunno è chiaro che il virus potrà tornare alla carica e per questo occorre farci trovare preparati soprattutto con nuovi vaccini aggiornati alle ultime varianti».
Pistello parla anche dei possibili rischi legati alla sottovariante BA.5: «Omicron 5 segue tutte le altre che si sono già presentate, inizialmente sembrano creare danni, ma poi non è così. Intorno al 12-13 giugno avremo i nuovi dati della survey sulle varianti in circolazione in Italia e sapremo meglio quanto si sono diffuse Omicron 4 e 5».
Della stessa opinione di Pistello, l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: «Io non credo che Omicron 5 comprometterà l’estate. È chiaro che la super circolazione che avverrà in estate in Europa ci porterà nel prossimo autunno ad avere Omicron 4 e 5 che saranno predominanti e quindi dovremo tutti insieme sperare che i risultati che arriveranno tra qualche settimana sui vaccini orientati a queste varianti funzionino. Queste nuove varianti Omicron rispondono un po’ meno agli attuali vaccini. Ma ci possiamo convivere».
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