La diffusione di Omicron 5 preoccupa per la sua contagiosità e per il rischio che riesca a bucare i vaccini e la quarta dose. Ecco quali sono i sintomi e le caratteristiche della nuova sottovariante.
La sottovariante Omicron 5 è la più infettiva e la sua diffusione, in costante aumento, preoccupa gli esperti. Allo stesso tempo, però, la gravità della malattia dovuta a questa sottovariante non sembra essere allarmante e i ricoveri a causa del Covid potrebbero non aumentare più di tanto. L’arrivo di Omicron 5 ha portato un incremento dei casi anche in Italia, dove si registrano nell’ultimo bollettino quotidiano oltre 60mila contagi.
I primi studi sulla nuova sottovariante fanno emergere come i sintomi siano in gran parte simili a quelli già visti nelle altre mutazioni di Omicron, anche se in qualche caso si manifestano con maggiore intensità. Preoccupa, inoltre, il rischio di un nuovo contagio per chi è già stato infettato da Omicron, così come il fatto che la copertura data dai vaccini non sembra più sufficiente per proteggere dal contagio, soprattutto per chi ha ricevuto la terza dose da ormai più di sei mesi.
Il vero timore è però legato al rischio che questa sottovariante di Omicron sia in grado di bucare i vaccini. L’avvertimento viene lanciato da Giorgio Palù, presidente dell’Associazione italiana del farmaco (Aifa): Omicron 5 “può avere la capacità di sfuggire anche alla quarta dose di vaccino”. Vediamo quali sono i sintomi della nuova variante e cosa cambia rispetto al passato.
Quanto è contagiosa Omicron 5 e il rischio reinfezioni
Il virologo Fabrizio Pregliasco si dice preoccupato dalla contagiosità di Omicron 5, definita estrema: “Una persona infettata da BA.5 può contagiarne altre 15 o 17”. Inoltre è molto alto anche il rischio di reinfezione per chi ha avuto altre sottovarianti di Omicron. La sottovariante Omicron 5 è destinata a diventare presto dominante in Italia, probabilmente già nel giro di qualche giorno.
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Cosa succederà in autunno con Omicron
L’infettivologo Matteo Bassetti non si dice particolarmente preoccupato per la diffusione di Omicron 5, ma guarda con un occhio già ai prossimi mesi e si attende un nuovo aumento dei casi e dei ricoveri in autunno. Per questo, a suo giudizio, è necessario vaccinarsi. Inoltre per Bassetti in autunno potrebbero anche tornare le mascherine.
Omicron 5, quali sono i sintomi
I sintomi di Omicron 5 sono comunque lievi. Pregliasco parla di un virus adattato che si replica nelle prime vie aeree: questo vuol dire che si sviluppa sotto forma di raffreddore, cefalea e in qualche caso dissenteria. Ma è meno grave del ceppo originario del Covid e gli esiti della malattia sono meno preoccupanti. In particolare la buona notizia è che il virus si ferma alla trachea e ai bronchi non causando quindi polmoniti.
I primi sintomi sono il mal di gola e la febbre, che può arrivare anche a 39. I sintomi sono più evidenti rispetto alle altre sottovarianti di Omicron e sono quindi più facilmente riconoscibili. La febbre e il mal di gola sono quasi immancabili, al contrario di quanto avveniva prima. L’altra buona notizia per i contagiati è che ci si negativizza prima: può bastare anche meno di una settimana per non essere più positivi a Omicron 5.
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