Nel bollettino di ieri, ancora 148 vittime per Covid-19. Il ministro della Salute Roberto Speranza lancia un appello: il gesto da fare per limitare i decessi. Entriamo nel dettaglio.
Allarme Omicron, i decessi restano alti. In Italia iniziano a calare le curve dell’epidemia di Covid-19, con una diminuzione del tasso di incidenza e del numero dei ricoveri. Ma c’è un boom di reinfezioni e si registra anche un aumento dei decessi. È quanto emerge dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Nel bollettino di ieri, martedì 17 maggio, sono stati 44.489 i nuovi positivi nelle 24 ore. Le vittime sono 148, con un aumento di 46 rispetto al giorno precedente. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha lanciato un appello: il gesto da compiere per limitare i decessi. Entriamo nel dettaglio.
Omicron, il gesto da compiere per limitare i decessi
In Italia, le curve epidemiologiche iniziano a diminuire, con un calo dei ricoveri e dell’incidenza. Ma i decessi restano alti e c’è un aumento di reinfezioni da Omicron e sottovarianti BA.4 e BA.5. Il ministro della Salute Roberto Speranza, a margine di un evento a Genova, commenta così: «Voglio fare appello in modo particolare alle categorie più fragili persone sopra gli ottanta anni, che vivono nelle Rsa e immunocompromesse e particolarmente fragili anche tra i 60 e i 79 anni perché facciano il secondo richiamo, la quarta dose». Speranza ribadisce, dunque, l’importanza della vaccinazione per limitare i decessi. Ed evitare anche il rischio contagi in ospedale e negli ambulatori.
In Italia, la campagna per il secondo booster procede a rilento. Su quasi 4,5 milioni di persone per cui è consigliata la quarta dose (over 80, fragili over 60 e ospiti delle Rsa) la copertura media nazionale è di appena il 10,8%. «Abbiamo ancora vittime - continua il ministro della Salute - prevalentemente persone sopra gli 80 anni. Un secondo booster può evitare dei decessi. Il mio appello è a intensificare anche questa campagna, che è molto rilevante».
E sul tema mascherina a scuola, Speranza conclude: «Sono valutazioni che deve fare la nostra comunità scientifica. Non sono mai state scelte politiche, sono scelte tecniche che vanno valutate in quanto tali».
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Terza dose per i bambini
Intanto la Fda (Food and Drug Administration, l’agenzia del farmaco americana) ha approvato la terza dose con vaccino Pfizer per i bambini dai 5 agli 11. «I dati hanno dimostrato sicurezza ed efficacia della terza dose, che serve a completare il ciclo di vaccinazioni e generare una memoria immunologica che duri nel tempo e che sia in grado di proteggere dalla malattia», lo ha affermato Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza.
«Anche le classiche vaccinazioni obbligatorie, come antitetanica o antidifterica- spiega l’esperta su Facebook - richiedono 3 somministrazioni perché il ciclo sia completo, quindi non c’è da sorprendersi che anche in questo caso serva la terza dose. Il richiamo può essere fatto a partire dal quinto mese dopo la seconda somministrazione. Aspettiamo ora la decisione di Ema. Inoltre nelle prossime settimane si dovrebbero avere informazioni sul vaccino per i bambini con meno di 5 anni».
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