L’immunità di gregge potrebbe essere stata raggiunta in un Paese, ulteriori ricerche andranno a confermare l’ipotesi sostenuta da diversi esperti.
Un Paese potrebbe aver già raggiunto l’immunità di gregge: si tratta del Senegal. Lo Stato dell’Africa Occidentale ha ricevuto nel corso dei mesi diversi elogi per la sua gestione dell’emergenza sanitaria, ma i motivi del suo successo continuano a dividere gli esperti.
Sebbene il Governo abbia messo in atto una serie di misure per limitare la diffusione del virus, alcuni esperti, tra cui Abdoulaye Bousso, uno dei funzionari del governo responsabile della risposta del Senegal al coronavirus, sostengono che il basso numero di contagi sia da attribuire al raggiungimento dell’immunità di gregge.
Il Senegal ha raggiunto l’immunità di gregge?
In Senegal sono stati registrate circa 16.000 infezioni e 331 decessi dall’inizio della pandemia, secondo quanto riportato dal ministero della Sanità, a fronte di una popolazione complessiva di circa 16 milioni di abitanti, una cifra decisamente più bassa rispetto a quella di altri Stati vicini. Nonostante l’allentamento delle misure, all’interno del Senegal si continuano a registrare un numero di contagi molto basso.
A fare eco alla teoria sostenuta da Bousso, c’è Massamba Sassoum Diop, il capo dell’organizzazione di emergenza sanitaria SOS Medecins Senegal, il quale ha affermato: “Siamo consapevoli che in Africa in generale, e in Senegal in particolare, non abbiamo i morti che avremmo dovuto avere”.
Secondo il medico infatti, una buona porzione della popolazione, circa il 60%, avrebbe già acquisito l’immunità al patogeno. Il coronavirus avrebbe infatti infettato soprattutto la popolazione giovane, di età compresa tra i 20 e 60 anni, durante il periodo compreso tra marzo e agosto, come dimostrano i dati ufficiali, e questo avrebbe permesso di raggiungere l’immunità di gregge. Ancora tuttavia non c’è una conferma da parte della scienza delle teorie sostenute da Diop, e proprio per questo motivo, ha precisato, è in corso uno studio sierologico in Senegal che potrebbe confermare o smentire le sue credenze.
L’immunità di gregge non convince il ministro della Salute
La teoria presentata da diversi esperti senegalesi non convince il ministro della Salute Abdoulaye Diouf Sarr, che lo scorso martedì ha dichiarato ai giornalisti che i numeri bassi del Senegal sono “senza dubbio dovuti alla risposta del governo”. Le autorità politiche infatti avevano disposto la chiusura delle frontiere, delle scuole e delle moschee durante la prima ondata dello scorso marzo. Vietati anche gli assembramenti con grandi numeri di persone e gli spostamenti tra le città, con l’obbligo di rispettare un coprifuoco notturno.
“Se l’immunità del gregge fosse la risposta, il corollario sarebbe un numero estremamente alto di morti”, ha infine aggiunto Sarr. Anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, arriva il monito contro un’interpretazione troppo ottimistica della situazione del virus nel Paese. Il Governo intanto continua ad intraprendere la strada della prudenza, nonostante le cifre rosee, in vista di una possibile seconda ondata.
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