Cresce l’utilizzo dei pagamenti digitali in Italia, che nel primo semestre dell’anno raggiungono 182 miliardi di euro. I negozi diventano contactless.
I pagamenti digitali in Italia nel primo semestre del 2022 hanno raggiunto 182 miliardi di euro, segnando una crescita del 22% sullo stesso periodo del 2021. Mantenendo questo trend, alla fine dell’anno i pagamenti digitali nel nostro paese potrebbero arrivare a superare la soglia dei 400 miliardi di euro.
Il dato emerge dall’edizione semestrale dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi e che per la fine del 2022 stima un valore del transato fra 390 e 405 miliardi di euro, una cifra che rappresenterebbe oltre il 40% del totale dei pagamenti in Italia.
A spingere questa crescita sarà la crescita dei pagamenti digitali contactless e anche di quelli tramite smartphone e dispositivi wearable, stimati in un valore tra i 14,5 e i 15,5 miliardi di euro a fine anno, ossia oltre il doppio rispetto al 2021, quando il valore è stato di 7 miliardi di euro).
Secondo l’Osservatorio Innovative Payments i pagamenti digitali potranno crescere molto a fine anno aiutati in questo anche dall’introduzione delle sanzioni legate all’obbligo di POS, che potrebbero abbattere le barriere psicologiche dei consumatori nel decidere di pagare in elettronico.
I pagamenti digitali, nell’accezione più ampia, che va dal cashless al Buy Now Pay Later, passando per le criptovalute, la loro importanza per fare crescere l’economia italiana, per le imprese, i commercianti e i consumatori, saranno al centro di un evento che Money.it organizza a Milano il 24 ottobre. Chi vuole saperne di più, si può iscrivere gratuitamente per partecipare o seguirlo in streaming.
Cashless & Criptovalute
24 ottobre 2022
Eataly, Porta Garibaldi (Milano)
Pagamenti digitali, perché crescono in Italia
I pagamenti digitali in Italia crescono in base all’andamento dei consumi e quindi risentono anche dell’effetto dell’inflazione in termini quantitativi.
Ma l’Osservatorio Innovative Payments riconosce anche il ruolo del cashback di Stato, che ha avuto il merito di aver alimentato la ripresa dei consumi e dei pagamenti digitali nel primo semestre del 2021.
Secondo i dati della Banca Centrale Europea, infatti, l’Italia ha registrato uno dei valori più alti di crescita dei pagamenti digitali in Europa (+41% contro una media del +18%).
E il fatto che il governo Draghi abbia poi deciso di non proseguire con il cashback di Stato, non ha avuto forti ripercussioni sulla crescita dei pagamenti digitali.
Secondo l’Osservatorio Innovative Payments il numero di transazioni digitali cresce, ma in modo più contenuto rispetto al transato, raggiungendo il numero di 3,8 miliardi (+19% rispetto a metà 2021).
Il motivo, secondo i ricercatori, è da attribuire al fatto che nel primo semestre 2021 c’era stata una crescita importante di transazioni di basso importo grazie al cashback.
Nel primo semestre del 2022 abbiamo comunque speso di più in digitale rispetto a un anno fa: lo scontrino medio attuale e di 47,5 euro, superiore a quello di giugno 2021, quando era di 46,4 euro, anche se inferiore ai 52 euro di media del primo semestre 2020, quando le misure del cashback non erano ancora entrate a regime, ma quando eravamo chiusi in casa per effetto della pandemia.
Crescono con percentuali simili i volumi di pagamenti digitali effettuati con carte, che beneficia della ripresa dei consumi ad alto importo per i servizi, il turismo e i viaggi aziendali: +24% le carte di debito, +21% le carte di credito, + 19% le carte prepagate.
Crescono anche, ma meno (14%), le operazioni di prelievo di contante con carta agli ATM, per un totale di 85 miliardi di euro.
Pagamenti digitali: in negozio e contactless
I pagamenti digitali non riguardano solamente gli acquisti fatti con sistemi di e-commerce, ma caratterizzano anche l’acquisto in negozio, e fanno parte di quell’esperienza definita phygital, ossia fanno fa ponte fra mondo fisico e mondo digitale.
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Tra i pagamenti phygital risulta che viene preferita sempre più spesso la modalità contactless per il pagamento in negozio, ma la crescita più significativa è quella che registrano i pagamenti digitali tramite smartphone e dispositivi wearable, come gli smartwatch, che nel primo semestre del 2022 hanno raggiunto un valore di 6 miliardi di euro e, complessivamente, in un anno sono cresciuti del 139%.
Complessivamente il pagamento contactless cresce del 49% nel primo semestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, per un totale di 79 miliardi di euro.
Praticamente già oggi in negozio, sette transazioni digitali su dieci vengono effettuate tramite carta contactless, smartphone o smartwatch.
La modalità di pagamento con carta contactless è quella la preferita per i pagamenti in negozio, con il 64% del totale delle transazioni digitali, percentuale che sale al 69% se si sommano anche i pagamenti digitali fatti con dispositivi mobili, smartwatch e altri dispositivi NFC.
Va tenuto conto che il 90% dei pagamenti digitali contactless è basato su tecnologia NFC, mentre la quita restante viene fatto con app che si basano su altre tecnologie, come i Qr Code o la geolocalizzazione.
Uno scontrino medio di 42 euro sottolinea che piace molto la possibilità di pagare senza PIN sotto i 50 euro, attività resa possibile dalla cresciuta diffusione di carte e POS di questo tipo.
Cashless & Criptovalute
24 ottobre 2022
Eataly, Porta Garibaldi (Milano)
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