Conferenza stampa agitata per Donald Trump: il presidente è stato improvvisamente scortato e portato via dagli agenti, in seguito a una sparatoria fuori dalla Casa Bianca. Cosa è successo?
Momenti di paura e di caos alla Casa Bianca nella consueta conferenza stampa di Trump sul coronavirus.
Nell’incontro con i giornalisti di lunedì 10 agosto, infatti, il presidente USA è stato bruscamente scortato e fatto uscire da un agente dei servizi segreti, dopo che un uomo sospetto armato è stato colpito fuori dalla Casa Bianca.
I giornalisti sono stati rinchiusi nella sala per alcuni minuti, mentre i membri della sicurezza del presidente circondavano l’ala ovest.
L’episodio resta ancora da chiarire e circoscritto. Avviene, però, in uno dei momenti più difficili per la presidenza Trump, alle prese con l’epidemia che non arretra, le preoccupazioni economiche, le tensioni con la Cina, il malcontento sociale della comunità di colore.
Trump è tornato sul palco circa 10 minuti dopo per confermare una sparatoria proprio fuori dalla Casa Bianca. Cosa è successo?
Sparatoria Casa Bianca, paura per Trump: i fatti
Secondo quanto hanno riferito i servizi segreti, intorno alle 18.00 di lunedì 10 agosto, un uomo si è avvicinato a un ufficiale della divisione dei Servizi Segreti che si trovava al suo posto all’angolo tra la 17th Street e la Pennsylvania Avenue NW, vicino al complesso della Casa Bianca.
Il sospetto ha detto che aveva un’arma, si è poi voltato, è corso in modo aggressivo verso l’ufficiale e ha tirato fuori dai vestiti un oggetto, probabilmente una pistola.
L’ufficiale dei Servizi Segreti ha scaricato immediatamente l’arma colpendo l’individuo alla schiena. Gli agenti hanno immediatamente prestato il primo soccorso. L’uomo è stato trasportato in ospedale e ora sono in corso delle indagini.
Non è noto il movente dell’azione dell’uomo.
La reazione di Donald Trump
Trump è tornato nella sala conferenze circa 10 minuti dopo per confermare che qualcuno era stato portato in ospedale a seguito di una sparatoria fuori dalla recinzione perimetrale della Casa Bianca.
Il presidente USA ha immediatamente ringraziato ed elogiato gli agenti dei Sevizi Segreti.
Trump ha detto che non era stato portato nel bunker sotterraneo, ma in un’area vicino allo Studio Ovale. In seguito ha detto ai giornalisti che non temeva affatto per la sua sicurezza.
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