L’impossibilità per la Gran Bretagna di usufruire del tasso interbancario bloccato UE a causa della Brexit ha spinto PayPal a triplicare le sue tariffe
L’impatto della Brexit sulle attività economiche sta diventando sempre maggiore con il passare del tempo, portando PayPal alla decisione di aumentare le commissioni per i suoi servizi tra il Regno Unito e l’Europa.
PayPal triplica le sue tariffe in Gran Bretagna causa Brexit
Di fatto, la società di pagamenti triplicherà i nuovi costi per usufruire dei suoi servizi a partire dal mese di novembre, passando dallo 0,5% su ogni pagamento, aumentandoli all’1,29%.
L’aumento è stato deciso dalla società americana a causa dell’aumento della commissione interbancaria tra Gran Bretagna ed Europa, seguita all’uscita dei britannici dall’Unione europea.
Con la Brexit, infatti, non è più applicabile per i sudditi di Sua Maestà il regolamento europeo che blocca le commissioni di interscambio tra lo 0,2% e lo 0,3%.
La nuova tariffa si applicherà a tutti i pagamenti tra Regno Unito, Guernsey, Jersey, Gibilterra e Isola di Man verso i paesi componenti lo Spazio economico europeo. L’aumento, dunque, riguarderà i 27 Stati membri dell’Unione europea, Italia compresa, più Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Le nuove tariffe, però, resteranno sempre più vantaggiose per le imprese britanniche rispetto a quelle applicate al resto del mondo che prevedono l’1,99% su ogni transazione.
Anche Mastercard e Visa aumentano le tariffe
L’aumento della commissione interbancaria non condiziona soltanto PayPal, ma la stessa decisione è stata presa da altre grandi società di pagamenti.
Le prime a seguire PayPal sono state Mastercard e Visa, le quali hanno annunciato di voler aumentare da metà ottobre le commissioni concordate dai sistemi di carte (e pagate dalla banca emittente).
Per le due società si tratterà di un aumento ancora maggiore rispetto a quanto deciso da PayPal, in quanto queste hanno annunciato un incremento fino a cinque volte rispetto ai valori attuali.
Si tratta di un vero colpo per le società britanniche, le quali potrebbero vedere ridursi delle loro attività verso i paesi europei, in particolar modo nelle vendite online.
PayPal accetta il Bitcoin e le altre criptovalute
La decisione di PayPal arriva poco dopo l’introduzione nella sua app di pagamenti di una nuova funzione destinata ai ’fan’ delle criptovalute.
Ad agosto, infatti, PayPal aveva introdotto la possibilità di comprare, vendere e custodire nell’account degli utenti anche le criptovalute, Bitcoin compreso.
Per gli iscritti sarà possibile comprare frazioni di una singola criptovaluta con una spesa minima di una sterlina, oltre a utilizzare i fondi disponibili sull’account, sia attraverso carte di credito che conti correnti.
Inoltre, sarà possibile consultare una serie di materiale informativo e vedere i prezzi in tempo reale, funzione fondamentale vista la volatilità che caratterizza le cripto, in particolare il Bitcoin.
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