I contributi validi per la pensione con opzione donna hanno sempre suscitato perplessità nelle lavoratrici. Chiariamo alcuni punti.
L’opzione donna è una misura che permette l’accesso alla pensione con un corposo anticipo rispetto alla misura di vecchiaia. Possono anticipare, effettivamente, di 8 anni le lavoratrici dipendenti e di 7 quelle autonome. Perchè pur richiedendo la misura rispettivamente 58 e 59 anni, se si considera anche la finestra di attesa di 12 e 18 mesi, il pensionamento slitta di un anno. Ma la misura prevede anche penalizzazioni (ricalcolo contributivo dell’assegno) e limiti nell’utilizzo dei contributi.
Rispondiamo alla domanda di una lettrice di Money.it che ci scrive:
Buongiorno, sono Marilena e vorrei accedere alla pensione con l’opzione donna se ci sarà una nuova proroga. Sono lavoratrice dipendente e compio i 58 anni questo mese. Una sola cosa non mi è chiara: i contributi figurativi della maternità sono validi per il raggiungimento dei 35 anni che servono? Perchè ho letto che per l’opzione donna non sono previsti sconti per la maternità e vorrei capire. Vi ringrazio già in anticipo della risposta che vorrete darmi.
Opzione donna 2022: requisiti, scadenze e domanda
Pensione opzione donna e maternità
L’opzione donna è vero che pone un limite all’utilizzo dei contributi figurativi, ma non per tutti. I 35 anni di contributi, infatti, devono essere raggiunti senza tenere conto dei contributi figurativi di malattia indennizzata e indennità di disoccupazione. Così come previsto per le pensione di anzianità pre riforma Fornero. Tutti gli altri contributi figurati, quindi, possono essere tranquillamente utilizzati per il raggiungimento del requisito contributivo, compresi quelli derivanti dall’indennità di maternità.
Ma quello che ha letto, riferito allo sconto, è vero anche se si riferisce a tutt’altra cosa. Per le pensioni contributive, comprese anche quelle calcolate esercitando la sola opzione al contributivo, sono previste determinate agevolazioni per le lavoratrici madri. Ed in particolare uno sconto sull’età anagrafica per accedere alla pensione. Le donne possono accedere alla pensione 4 mesi prima per ogni figlio avuto, con uno sconto massimo di 12 mesi riferito alle donne che hanno avuto 3 o più figli.
Questo sconto, però, non si applica alle donne che scelgono di pensionarsi con l’opzione donna. La motivazione è molto semplice: pur essendo una pensione ricalcolata con il sistema contributivo, rimane una pensione del sistema misto a tutti gli effetti (è integrabile anche al minimo se ricorrono i requisiti reddituali necessari) e proprio per questo motivo le lavoratrici non possono beneficiare delle agevolazioni previste per le pensioni contributive.
In conclusione, quindi, i contributi figurativi della maternità sono pienamente utilizzabili per raggiungere il requisito contributivo di 35 anni richiesto per accedere all’opzione donna. Ma non essendo la pensione una misura contributiva non possono essere riconosciuti gli sconti sull’età che spettano alle donne che hanno versato i propri contributi solo a partire dal 1996.
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