Riforma delle pensioni, il Ministro dell’Economia Gualtieri attacca Salvini: “I pensionati non dovrebbero ringraziarlo, ecco perché”.
Pensioni: il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha attaccato Matteo Salvini in merito all’introduzione di Quota 100.
Secondo Gualtieri, che in questo momento sta valutando insieme al Governo la fattibilità di una riforma delle pensioni che possa superare realmente la Legge Fornero, infatti, la decisione di Matteo Salvini di introdurre Quota 100 è stata “dannosa per il sistema”.
Gualtieri ritiene che riguardo all’ultima riforma delle pensioni siano state dette troppe bugie; per Quota 100, infatti, è stata fatta una “propaganda sfacciata, sulla quale siamo a livelli altissimi di bugia”.
Da mesi Matteo Salvini si vanta per quanto fatto sul fronte pensioni quando la Lega era al Governo, ma secondo l’attuale Ministro dell’Economia e delle Finanze quelle dette dal leader del Carroccio non sono altro che bugie; vediamo perché.
Riforma pensioni, Gualtieri svela tutte le “bugie” di Salvini
“Un milione di persone avranno la libertà di scelta di andare in pensione a 62 anni di età, con 38 anni di contributi. È un punto di partenza, non un punto di arrivo; ho intenzione di far piangere ancora la Fornero”.
Sembra passata un’eternità da queste parole di Matteo Salvini, invece è poco più di un anno che questo in conferenza stampa presentò Quota 100, misura con la quale il Governo Giallo-Verde contava di “mettere un primo mattoncino” verso il superamento della riforma Fornero.
Ad oggi, però, le aspettative riguardo a Quota 100 non sono state rispettate. Come spiegato dal Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, infatti, nel 2019 sono state pagate 150 mila pensioni di Quota 100 e poco più ne sono attese per il 2020.
Complessivamente, quindi, ad accedere alla pensione con Quota 100 saranno molti meno rispetto al milione di beneficiari annunciati da Salvini. Nonostante ciò Quota 100 ha comportato comunque un sostanzioso incremento della spesa previdenziale, tant’è che fino al 2020 - stando alle previsioni - Quota 100 costerà 41 miliardi di euro agli italiani.
Questi dati confermano, come ribadito dal Ministro Gualtieri durante un’intervista rilasciata ad Agorà su Rai Tre, che su Quota 100 Matteo Salvini ha detto molte bugie. È stata fatta una “propaganda sfacciata” su una misura che si rivolge ad una platea ridotta di persone e che oltre ad essere molto costosa è anche “limitata nel tempo”.
A tal proposito Gualtieri ha ribadito che per il “ritorno” della Fornero è solo questione di tempo: dal 1° gennaio 2022, con la fine di Quota 100, ci sarà infatti uno “scalone altissimo” a causa del quale chi non è riuscito a soddisfare i requisiti per l’accesso alla misura di flessibilità dovrà andare in pensione con quattro o cinque anni di ritardo, aspettando il compimento del 67° anno di età o eventualmente il raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi previsti dalla pensione anticipata.
Gualtieri smentisce Salvini: il Governo non vuole colpire i pensionati
Allo stesso tempo il Ministro dell’Economia ha smentito Salvini sugli ultimi attacchi riservati al Governo M5S-PD, colpevole - secondo il leader della Lega - di voler “colpire i pensionati”.
Per Gualtieri questo non è assolutamente vero, “semmai è quello che ha fatto la Lega” utilizzando le poche risorse a disposizione per introdurre una misura che non funziona.
È per questo motivo che il Governo Conte bis intende attuare a breve una nuova riforma delle pensioni che vada ad utilizzare le risorse per interventi mirati e funzionali; perché - sempre secondo il parere di Gualtieri - quella attuata nello scorso anno non è stata assolutamente una riforma capace di “mandare in pensione” la Fornero.
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