Più della metà delle pensioni liquidate dall’Inps ha un importo inferiore a 1.000 euro. Ecco perché è bene prestare attenzione al bilancio familiare.
Se hai in programma di andare in pensione nei prossimi anni devi sapere che ci sono alte possibilità che l’importo percepito risulti inferiore alle aspettative, nonché più basso rispetto hai guadagnato fino a oggi. Ragion per cui potresti essere costretto a rivedere il tuo piano di spesa, facendo attenzione al bilancio familiare così da non rischiare di non arrivare alla fine del mese.
La conferma che la maggior parte delle pensioni erogate dall’Inps oggi hanno un importo molto basso ce la dà l’Istituto stesso con l’ultimo Osservatorio, dal quale emerge un quadro piuttosto drammatico visto che nella maggioranza dei casi l’assegno si attesta sotto i 1.000 euro. E poco più di 1 persona su 5 percepisce persino una pensione inferiore ai 500 euro.
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Pensioni, il bilancio dell’Inps
Oggi in Italia vengono riconosciuti dall’Inps 17,7 milioni di trattamenti previdenziali e ci sono alcuni pensionati che ne percepiscono più d’uno. Il 65% di tali trattamenti, ossia 11,5 milioni, ha però un importo inferiore ai 1.000 euro, dato che si fa ancora più allarmante - salendo al 78,7% - se si tiene conto delle sole donne. D’altronde, dal momento che guadagnano meno - il gender gap è un problema ancora rilevante in Italia - è ovvio che la loro pensione sarà più bassa, specialmente con il passare degli anni quando sarà sempre più ampia la quota calcolata con il sistema contributivo.
Se si abbassa ancora l’asticella, arrivando a 750 euro, ne risulta coinvolto il 55,8% delle pensioni, il 67,6% considerando le sole donne. E ancora, il 21,2% delle pensioni nel complesso risulta inferiore a 500 euro, il 23,2% nel caso delle sole donne. Numeri in cui, è bene sottolineare, non sono comprese le pensioni erogate in favore dei dipendenti pubblici.
Va detto comunque che per le pensioni d’importo molto basso è possibile godere di misure integrative, come ad esempio integrazione al minimo e maggiorazioni sociali, come pure l’assegno sociale stesso (che in alcuni casi può essere utilizzato per aumentare la pensione).
Pensioni molto basse, come difendersi?
È bene precisare che gli importi suddetti riferiscono al trattamento e non all’intero reddito del pensionato: può succedere, infatti, che una persona percepisca più trattamenti, avendo così nel complesso una pensione sufficiente di cui vivere.
E va anche detto che solamente nel 77,2% dei casi complessivi si tratta di trattamenti di natura previdenziale, in quanto per il restante 22,8% sono misure di assistenziali - come le pensioni d’invalidità civile - che ovviamente prevedono un importo più basso.
Quel che è importante ricordare però è che solitamente la pensione è più bassa dello stipendio e specialmente se nel corso della carriera ci sono stati dei vuoti contributivo è facile ritrovarsi con una pensione più bassa di quanto si sperava.
A tal proposito, se vi mancano pochi anni alla pensione evitate di farvi carico di spese che in futuro potreste non riuscire a sostenere. Ad esempio, se state pensando di acquistare un’auto con finanziamento, oppure una casa con mutuo, tenete conto che il vostro reddito di oggi potrebbe non essere quello di domani: cercate quindi di fissare una rata sostenibile nel lungo periodo.
D’altronde, una volta in pensione potrebbe essere necessario rivedere l’intero bilancio familiare: a tal proposito, consigliamo d’iniziare a risparmiare fin da subito, così da avere - una volta in pensione - un tesoretto a cui attingere in caso di spese straordinarie.
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Se il lasso di tempo che vi separa dalla pensione è più ampio, invece, il consiglio è d’informarvi in merito all’iscrizione a un fondo per la pensione complementare. Proprio perché si presume che oggi il vostro reddito sia più elevato rispetto a quando andrete in pensione dovete iniziare a pensare al vostro futuro, e quale miglior modo di assicurarsi una pensione integrativa d’importo più o meno elevato a seconda dell’ammontare dei versamenti contributivi.
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