Pensioni, guida al calcolo degli aumenti della rivalutazione in 3 passaggi

Simone Micocci

28 Novembre 2023 - 10:24

Pensioni, ufficiali gli aumenti da gennaio 2024: ma come si calcolano? Ecco una semplice guida.

Pensioni, guida al calcolo degli aumenti della rivalutazione in 3 passaggi

È arrivata la conferma del ministero dell’Economia che ha firmato il provvedimento che ufficializza il tasso di rivalutazione al 5,4%. Sarà questa, quindi, la percentuale che - dopo l’8,1% accertato nel 2023 - permetterà alle pensioni, come pure ai trattamenti assistenziali come assegno sociale e pensioni per invalidi civili, di adeguarsi al costo della vita.

A tal proposito, c’è curiosità di scoprire di quanto aumenta la pensione, informazione che sarà nota solo quando sarà pubblicato il cedolino, il che avverrà solo nella seconda metà di dicembre. Nel frattempo, però, basta comprendere le regole della rivalutazione, così da poter calcolare in anticipo quanto spetterà in più a partire dal prossimo anno.

Nel dettaglio, bastano 3 semplici passaggi per calcolare quanto spetta in più di pensione: prendete carta, penna e calcolatrice e procediamo con ordine, ricordando che tutte le cifre qui indicate sono da considerare al lordo.

Importo pensione aggiornato a dicembre 2023

Come riferimento per la rivalutazione va preso l’importo della pensione aggiornato a dicembre 2023, ovviamente esclusi bonus e tredicesima. Questo perché solo a dicembre è stato ufficializzato l’importo definitivo della pensione vista l’applicazione del conguaglio della rivalutazione 2022 con il quale è stato anche ufficializzato l’importo del trattamento minimo che verrà preso come riferimento per valutare qual è la fascia, e la relativa percentuale di rivalutazione, di appartenenza.

Questa informazione si reperisce facilmente: sul sito dell’Inps, infatti, è già disponibile il cedolino della pensione di dicembre, dove appunto potete scoprire qual è l’importo definitivo per il 2023.

Le percentuali di rivalutazione

Con la legge di Bilancio 2024, come già era stato fatto da quella per il 2023, sono state riviste le percentuali di rivalutazione prevedendo un sistema maggiormente penalizzante per coloro che hanno un assegno che supera di 4 volte il valore del trattamento minimo.

Anche per quanto riguarda il trattamento minimo bisogna prendere l’importo aggiornato a dicembre 2023, che come ufficializzato dal messaggio Inps n. 4050 del 15 novembre scorso è pari a 567,94 euro.

Fino a 2.271,76 euro (importo lordo) la rivalutazione è piena, quindi al 5,4% del tasso. Sopra questa soglia si applica invece un tasso ridotto: a tal proposito ecco una tabella dove sono indicate le percentuali a seconda della fascia d’importo di appartenenza.

Fascia assegno Da A Indice di perequazione Tasso d’inflazione provvisorio Rivalutazione effettiva
Fino a quattro volte il trattamento minimo --- 2.271,76 euro 100% 5,4% 5,4%
Oltre 4 e fino a 5 volte il trattamento minimo 2.271,76 euro* 2.839,70 euro 90% 5,4% 4,86%
Oltre 5 e fino a 6 volte il trattamento minimo 2.839,70 euro* 3.407,64 euro 53% 5,4% 2,862%
Oltre 6 e fino a 8 volte il trattamento minimo 3.407,64 euro* 4.453,52 euro 47% 5,4% 2,538%
Oltre 8 e fino a 10 volte il trattamento minimo 4.453,52 euro* 5.679,40 euro 37% 5,4% 1,998%
Oltre 10 volte il minimo 5.679,40 euro* - 22% 5,4% 1,188%

* Per le pensioni d’importo superiore alla soglia limite ma comunque inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante per la fascia precedente, l’aumento di rivalutazione è attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Calcolo dell’aumento

A questo punto calcolare l’aumento è molto semplice: basta prendere l’importo lordo e applicarvi il relativo incremento percentuale.

Prendiamo come esempio una pensione di 1.000 euro lordi, sulla quale si applica una rivalutazione al 100% con un tasso del 5,4%. La formula è la seguente:

1.000 * 0,054

L’aumento è quindi di 54 euro lordi.

Su una pensione di 3.000 euro, invece, in quanto compresa tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo, la rivalutazione è parziale e al 90% del tasso. Si applica quindi una percentuale del 4,86%. L’aumento è così calcolato:

3.000 * 0,0486

Il risultato è un incremento, sempre lordo, di 145,80 euro.

A tal proposito, ecco una tabella sulla quale sono indicati alcuni esempi di aumento in base all’importo percepito a dicembre 2023.

Importo pensione a dicembre 2023 Rivalutazione IncrementoNuovo importo gennaio 2024
507,02 euro (assegno sociale) 5,4% 27,37 euro 534,39 euro
567,94 euro (trattamento minimo) 5,4% 30,66 euro 598,60 euro
800 euro 5,4% 43,20 euro 843,20 euro
1.000 euro 5,4% 54 euro 1.054 euro
1.500 euro 5,4% 81 euro 1.581 euro
2.000 euro 5,4% 108 euro 2.108 euro
2.200 euro 5,4% 118,80 euro 2.318,80 euro
2.500 euro 4,86% 121,50 euro 2.621,50 euro
2.800 euro 4,86% 136,08 euro 2.936,08 euro
3.000 euro 2,862% 85,86 euro 3.085,86 euro
3.200 euro 2,862% 91,58 euro 3.291,58 euro
3.500 euro 2,538% 88,83 euro 3.583,83 euro
4.000 euro 2,538% 101,52 euro 4.101,52 euro
4.500 euro 1,998% 89,91 euro 4.589,91 euro
5.000 euro 1,998% 99,90 euro 5.099 euro
5.500 euro 1,998% 109,89 euro 5.609,89 euro
6.000 euro 1,188% 71,28 euro 6.071,28 euro

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