Pensioni, l’importo dipende dall’età in cui ci andrai. Le tabelle aggiornate

Simone Micocci

9 Agosto 2024 - 09:23

Sai che l’importo che prenderai di pensione dipende anche dall’età in cui smetterai di lavorare? Ecco delle tabelle che ti saranno utili per farti un’idea a riguardo.

Pensioni, l’importo dipende dall’età in cui ci andrai. Le tabelle aggiornate

Se vuoi farti un’idea di quanto prenderai di pensione deve iniziare a capire a che età conti di andarci.

Con le nuove regole di calcolo della pensione come disciplinate dal regime contributivo, infatti, l’età in cui si va in pensione è, insieme agli stipendi percepiti nel corso della carriera, un elemento fondamentale ai fini della determinazione dell’importo.

A tal proposito, devi sapere che più ritardi l’accesso alla pensione e maggiori possibilità hai di ricevere un assegno più alto in quanto viene applicato un coefficiente di trasformazione, inteso come quel parametro che trasforma i contributi maturati in pensione, maggiormente favorevole.

Va ribadito che ciò vale solamente per il sistema di calcolo contributivo, introdotto dalla legge Dini a applicato per tutti i periodi lavorati successivi all’1 gennaio 1996. Sistema che per effetto della riforma Fornero del 2011 si applica, a partire dal 2012, anche a coloro che entro il 31 dicembre 1995 avevano maturato 18 anni di contributi.

Più si va avanti negli anni, quindi, e più diventa rilevante la quota di pensione calcolata con il sistema contributivo, fino ad arrivare a un momento - intorno al 2040 secondo le stime - in cui sarà l’unico metodo utilizzato. Pertanto, è bene fare chiarezza su come varia l’importo della pensione con il sistema contributivo in base a quando si smette di lavorare, un’informazione che trovate nel prosieguo di questa guida con tanto di tabella con alcuni esempi.

Per maggiori dettagli a riguardo, per sapere esattamente come funziona il sistema contributivo e farti un’idea di quanto prenderai di pensione, ti consiglio di iscriverti al corso «Pianificare la Pensione» di Money.it.

Le regole del sistema contributivo

Prima di vedere alcuni esempi rispetto a quanto si prende di pensione in base all’età facciamo un ulteriore riepilogo di come funziona il sistema contributivo utilizzato per il calcolo dell’assegno nei periodi successivi all’1 gennaio 1996 (o 1 gennaio 2012 per coloro che alla data del 31 dicembre 1995 potevano vantare 18 anni di contributi).

Come anticipato, in primo luogo bisogna prendere tutti i contributi versati, che solitamente sono pari al 33% di quanto guadagnato per ogni anno lavorato. Ad esempio, con una RAL di 40.000 euro vengono versati 13.200 euro di contributi.

Vanno quindi calcolati gli anni lavorati considerando quanti contributi sono stati versati. Ovviamente si può anche fare una media: se si pensa che in 30 anni di lavoro si guadagnano in media 45.000 euro, in totale i contributi versati saranno circa 445.000 euro.

Questo importo va però rivalutato sulla base di un coefficiente calcolato dall’Istat che tiene conto dell’andamento dell’inflazione. Ad esempio, per chi è andato in pensione nel 2024 i contributi versati sono stati rivalutati al 2,3%. Ad esempio, con un montante di 445.000 euro si sale a 455.246 euro circa.

A questo punto, il montante contributivo va trasformato in pensione. Per farlo si utilizzano degli appositi coefficienti che come anticipato sono tanto più vantaggiosi quanto più si ritarda l’accesso alla pensione.

Quelli utilizzati nel 2024 sono i seguenti, ma tocca mettere in conto che ogni due anni vengono rivisti tenendo conto dell’andamento delle speranze di vita. Se consideriamo quindi la tendenza al rialzo di quest’ultime (il che comporterà nel medio-lungo periodo anche un aumento dell’età pensionabile), più si andrà avanti negli anni e meno i coefficienti di trasformazione saranno vantaggiosi.

EtàCoefficienti di trasformazione 2023-2024
57 4,270
58 4,378
59 4,493
60 4,615
61 4,744
62 4,882
63 5,028
64 5,184
65 5,352
66 5,531
67 5,723
68 5,931
69 6,154
70 6,395
71 6,655

Quanto spetta di pensione in base all’età in cui ci vai, le tabelle

A questo punto possiamo farci un’idea di qual è l’importo della pensione in base all’età del pensionamento nonché al montante contributivo maturato. Fermo restando, però, che come anticipato più si va avanti con gli anni e più i coefficienti di trasformazione potrebbero discostarsi da quelli attuali, con la previsione sul calcolo della pensione che quindi si fa meno precisa con l’avanzare degli anni.

Partiamo dalle previsione con un montante contributivo di 80.000 euro, un importo misero a cui ad esempio si arriva (al netto della rivalutazione dello stesso) con 20 anni di lavoro e uno stipendio medio di 12.000 euro l’anno, oppure con 10 anni di lavoro e un guadagno di 24.000 euro.

Ecco la tabella con gli importi, annui e mensili lordi, di quanto spetta.

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 3.416 262,76
58 4,378 3.502,40 269,41
59 4,493 3.594,40 276,49
60 4,615 3.692 284
61 4,744 3.795,20 291,93
62 4,882 3.905,60 300,43
63 5,028 4.022,40 309,41
64 5,184 4.147,20 319,01
65 5,352 4.281,60 329,35
66 5,531 4.424,80 340,36
67 5,723 4.578,40 352,18
68 5,931 4.744,80 364,98
69 6,154 4.923,20 378,70
70 6,395 5.116 393,53
71 6,655 5.324 409,53

Molto poco come si può notare, ma d’altronde ad 80.000 euro di montante ci si arriva o perché gli anni di contributi sono pochi (e in quel caso è possibile che ci sia un’altra quota calcolata con il retributivo da aggiungere) oppure perché nel corso della carriera sono stati percepiti stipendi non particolarmente elevati.

Neppure con un montante contributivo di 100.000 euro va tanto meglio, nella migliore delle ipotesi, ritardando l’accesso alla pensione a 71 anni, si smette di lavorare con una pensione appena superiore a 500 euro mensili.

Anche qui comunque si tratta di persone che o hanno lavorato per pochi anni (ad esempio, 20 anni con uno stipendio annuo medio di 15.000 euro) oppure che hanno guadagnato molto poco (12 mila euro l’anno in media per 25 anni di lavoro).

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 4.270 328,46
58 4,378 4.378 336,77
59 4,493 4.493 345,62
60 4,615 4.615 355,00
61 4,744 4.744 364,92
62 4,882 4.882 375,54
63 5,028 5.028 386,77
64 5,184 5.184 398,77
65 5,352 5.352 411,69
66 5,531 5.531 425,46
67 5,723 5.723 440,23
68 5,931 5.931 456,23
69 6,154 6.154 473,38
70 6,395 6.395 491,92
71 6,655 6.655 511,92

Quindi, più si sale con il montante contributivo e maggiore sarà l’importo della pensione, anche per chi va in pensione prima. Ad esempio, con un montante di 150 mila euro con un pensionamento a 67 anni (età della pensione di vecchiaia) si superano i 660 euro mensili.

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 6.405 492,69
58 4,378 6.567 505,15
59 4,493 6.739,50 518,42
60 4,615 6.922,50 532,50
61 4,744 7.116 547,38
62 4,882 7.323 563,30
63 5,028 7.542 580,15
64 5,184 7.776 598,15
65 5,352 8.028 617,53
66 5,531 8.296,50 638,19
67 5,723 8.584,50 660,34
68 5,931 8.896,50 684,34
69 6,154 9.231 710,07
70 6,395 9.592,50 737,88
71 6,655 9.982,50 767,88

Ma per arrivare a 1.000 euro di pensione mensile bisogna avere un montante contributivo di almeno 200.000 euro, a cui ad esempio si arriva con 20 anni di contributi e uno stipendio medio di 30.000 euro l’anno, oppure con 30 anni e un guadagno medio di 20.000 euro.

Tuttavia, per superare i 1.000 euro bisognerebbe comunque attendere i 71 anni di età per il collocamento in quiescenza.

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 8.540 656,92
58 4,378 8.756 673,53
59 4,493 8.986 691,23
60 4,615 9.230 710
61 4,744 9.488 729,84
62 4,882 9.764 751,07
63 5,028 10.056 773,53
64 5,184 10.368 797,53
65 5,352 10.704 823,38
66 5,531 11.062 850,92
67 5,723 11.446 880,46
68 5,931 11.862 912,46
69 6,154 12.308 946,76
70 6,395 12.790 983,84
71 6,655 13.310 1.023,84

Si superano i 1.000 già tra i 65 e i 67 anni, invece, con un montante contributivo di 250.000 euro, a cui ad esempio si arriva con 20 anni di lavoro e uno stipendio medio di 37.000 euro, oppure con 30 anni di contributi e uno stipendio di 25.000 euro. Con 40 anni di contributi ovviamente bisogna guadagnare ancora meno per raggiungere una tale soglia: circa 19.000 euro in media.

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 10.675,0 821,154
58 4,378 10.945,0 841,923
59 4,493 11.232,5 864,038
60 4,615 11.537,5 887,500
61 4,744 11.860,0 912,308
62 4,882 12.205,0 938,846
63 5,028 12.570,0 966,923
64 5,184 12.960,0 996,923
65 5,352 13.380,0 1.029,231
66 5,531 13.827,5 1.063,654
67 5,723 14.307,5 1.100,577
68 5,931 14.827,5 1.140,577
69 6,154 15.385,0 1.183,462
70 6,395 15.987,5 1.229,808
71 6,655 16.637,5 1.279,808

Per arrivare a importi più consistenti, ad esempio arrivando a 67 anni di età con una pensione mensile lorda di almeno 1.300 euro, bisogna invece raggiungere un montante contributivo di 300 mila euro, il che solitamente richiede molti anni di lavoro.

Ad esempio, 30 anni e 30.000 euro di retribuzione annua lorda in media, oppure 40 anni e uno stipendio in media di 22.000 euro.

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 12.810,0 985,385
58 4,378 13.134,0 1.010,308
59 4,493 13.479,0 1.036,846
60 4,615 13.845,0 1.065,000
61 4,744 14.232,0 1.094,769
62 4,882 14.646,0 1.126,615
63 5,028 15.084,0 1.160,308
64 5,184 15.552,0 1.196,308
65 5,352 16.056,0 1.235,077
66 5,531 16.593,0 1.276,385
67 5,723 17.169,0 1.320,692
68 5,931 17.793,0 1.368,692
69 6,154 18.462,0 1.420,154
70 6,395 19.185,0 1.475,769
71 6,655 19.965,0 1.535,769

Con un montante di 400.000 euro, invece, a 67 anni si arriva già a 1.760 euro. Ma non è facile raggiungere un tale importo: basti pensare che con soli 20 anni di contributi servirebbe in media aver guadagnato 60 mila euro lordi. Con 30 anni di carriera, invece, ne “bastano” 40 mila, mentre con 40 anni solo 30 mila.

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 17.080,0 1.313,846
58 4,378 17.512,0 1.347,077
59 4,493 17.972,0 1.382,462
60 4,615 18.460,0 1.420,000
61 4,744 18.976,0 1.459,692
62 4,882 19.528,0 1.502,154
63 5,028 20.112,0 1.547,077
64 5,184 20.736,0 1.595,077
65 5,352 21.408,0 1.646,769
66 5,531 22.124,0 1.701,846
67 5,723 22.892,0 1.760,923
68 5,931 23.724,0 1.824,923
69 6,154 24.616,0 1.893,538
70 6,395 25.580,0 1.967,692
71 6,655 26.620,0 2.047,692

Infine, quanto spetta con 500.000 euro di montante? Molto di più ovviamente, arrivando anche a superare i 2.000 euro sopra i 65 anni. Ma arrivare a questo montante contributivo sembra essere proibitivo per gran parte dei lavoratori: con 30 anni di carriera serve uno stipendio medio di 50 mila euro lordi, con 40 invece sono sufficienti 37.000 euro.

Età di pensionamento Coefficiente di trasformazione 2023-2024 Importo annuo pensione lorda Importo mensile pensione lorda
57 4,270 21.350,0 1.642,308
58 4,378 21.890,0 1.683,846
59 4,493 22.465,0 1.728,077
60 4,615 23.075,0 1.775,000
61 4,744 23.720,0 1.824,615
62 4,882 24.410,0 1.877,692
63 5,028 25.140,0 1.933,846
64 5,184 25.920,0 1.993,846
65 5,352 26.760,0 2.058,462
66 5,531 27.655,0 2.127,308
67 5,723 28.615,0 2.201,154
68 5,931 29.655,0 2.281,154
69 6,154 30.770,0 2.366,923
70 6,395 31.975,0 2.459,615
71 6,655 33.275,0 2.559,615

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