Pensioni di invalidità, aumenti miseri il prossimo anno

Simone Micocci

13/04/2024

Pensioni invalidità, con la prossima rivalutazione l’aumento sarà di pochi euro al mese.

Pensioni di invalidità, aumenti miseri il prossimo anno

Dimenticate gli aumenti corposi riconosciuti negli ultimi due anni: per tutte le pensioni, comprese quelle di invalidità civile, a inizio 2025 è in programma un aumento di pochi euro.

Il che non necessariamente è una cattiva notizia, in quanto ciò dipende dall’arresto dell’inflazione che dopo due anni in cui sembrava correre senza sosta è finalmente tornata sotto la soglia del 2% (valore ottimale secondo i mercati).

Stop quindi alla corsa dei prezzi e ci sono buone probabilità che già quest’anno possano arrivare i primi tagli dei tassi di interesse, con vantaggi per tutta l’economia italiana.

Tuttavia, lato pensioni significa che gli aumenti degli ultimi due anni non si ripeteranno. Tant’è che la prima indicazione fornita dal Documento di Economia e Finanza approvato lo scorso martedì dal Consiglio dei ministri, parla di un’inflazione dell’1,6%.

Una percentuale che se confermata comporterà un aumento di pochi euro sulle pensioni, specialmente per i trattamenti di invalidità civile dal momento che non hanno un importo elevato.

Pensioni di invalidità, di quanto sono aumentate negli ultimi anni

Tra il 2022 e il 2024 anche i trattamenti assistenziali, tra cui figurano le pensioni di invalidità civile, hanno goduto dei “vantaggi” dell’elevata inflazione, con un aumento prima dell’8,1% e poi del 5,4%.

Basti pensare che nel 2022 le pensioni di invalidità civile avevano un importo pari a 292,55 euro mensili e che ad averne diritto erano coloro con reddito non superiore a 5.025,02 euro se invalidi parziali (tra il 74% e il 99%), 17.050,42 euro per gli invalidi civili totali.

Nel 2023, merito dell’aumento dell’8,1%, le pensioni di invalidità civile sono salite a 316,25 euro, mentre le soglie per averne diritto a 5.391,88 euro per gli invalidi tra il 74% e il 99%, 17.920 euro per quelli al 100%.

Dopodiché, nel 2024 la rivalutazione degli importi è stata del 5,4%, con il risultato che per la pensione di invalidità c’è stato un ulteriore aumento fino a 333,33 euro, mentre la soglia di reddito è salita a 5.725,46 euro per gli invalidi civili parziali, 19.461,12 euro per chi ha un’invalidità totale.

In 24 mesi c’è stato un incremento di circa 40 euro, oltre a un ampliamento della platea dei beneficiari. Un aumento di 530 euro l’anno (considerate le 13 mensilità) che ha consentito al governo di risparmiare di intervenire sulle pensioni di invalidità come fatto con quelle di importo inferiore al trattamento minimo (applicando una rivalutazione straordinaria sugli importi).

L’aumento atteso nel 2025 sarà quasi irrilevante

Tuttavia, l’arresto dell’inflazione farà sì che l’aumento in programma nel 2025 non sarà neppure lontanamente paragonabile a quelli dell’ultimo biennio. Laddove la percentuale dell’1,6% dovesse essere confermata, infatti, per le pensioni di invalidità dovrebbero scattare i seguenti aumenti:

PrestazioneImporto 2024Importo 2025
Assegno mensile invalidi civili parziali 333,33 euro 338,66 euro
Assegno mensile invalidi civili assoluti 333,33 euro 338,66 euro
Pensione ciechi civili assoluti non ricoverati 360,48 euro 366,24 euro
Pensione ciechi civili assoluti ricoverati 333,33 euro 338,66 euro
Pensione ciechi civili parziali 316,24 euro 338,66 euro
Indennità mensile frequenza minori 333,33 euro 338,66 euro

Un aumento quindi di appena 5 euro al mese, poco più di 6 euro per la pensione spettante ai ciechi civili assoluti non ricoverati.

Per questo motivo potrebbe tornare in auge il dibattito secondo cui il governo dovrebbe estendere in favore di questi trattamenti il diritto alla rivalutazione aggiuntiva del 2,7% che oggi spetta alle pensioni di importo inferiore al minimo. Già lo scorso anno, d’altronde, il parlamento chiese al governo di valutare una tale possibilità, ma la carenza di risorse non l’ha reso possibile.

Chissà se il 2025 non possa essere l’anno di un aumento straordinario anche per le pensioni di invalidità, per quanto va detto che lato risorse la prossima legge di Bilancio rischia di essere persino più carente della precedente (tanto che la stessa rivalutazione straordinaria delle pensioni inferiori al minimo potrebbe essere a rischio).

A oggi, quindi, tutto lascia pensare che i percettori dei suddetti trattamenti dovranno “accontentarsi” di un aumento di pochi euro.

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