Pensioni, la minima aumenta di 135€ nel 2025 per chi è nato in questi anni

Simone Micocci

22 Novembre 2024 - 09:50

Indipendentemente dalle decisioni prese dal governo con la legge di Bilancio, per alcuni pensionati la minima nel 2025 aumenterà di 135 euro.

Pensioni, la minima aumenta di 135€ nel 2025 per chi è nato in questi anni

Si sta discutendo molto sull’aumento delle pensioni minime, visto che in legge di Bilancio 2025 è previsto un incremento di appena 3 euro rispetto a quanto spetta quest’anno.

Con l’approvazione della manovra, infatti, il governo ha dovuto sciogliere i dubbi rispetto all’incremento delle pensioni minime che era stato promesso in campagna elettorale da Forza Italia, il quale sembra essersi sgonfiato negli anni.

Se con la legge di Bilancio 2023 era stato previsto un aumento dell’1,5% per tutti e del 6,4% per chi ha compiuto i 75 anni, per il 2024 si è passati a una rivalutazione del 2,7% per tutte le pensioni inferiori al trattamento minimo, oggi pari a 598,61 euro, assicurando così un incremento fino a un massimo di 16 euro al mese.

Con la legge di Bilancio 2025 invece si passerà da una rivalutazione del 2,7% a uno del 2,2%: ciò significa che, considerando anche un leggero incremento dovuto all’adeguamento con l’inflazione, che dovrebbe essere pari all’1%, rispetto a quest’anno ci sarà un aumento di appena 3 euro al mese.

Tuttavia è importante sapere che indipendentemente da quelle che saranno le decisioni prese - in questi giorni in Parlamento si sta provando a confermare la rivalutazione straordinaria del 2,7% anche per il 2025 - alcuni pensionati nel 2025 godranno di un aumento della pensione minima molto più sostanzioso, merito del cosiddetto incremento al milione. Una misura che venne introdotta nel 2001, dallo stesso Silvio Berlusconi che nel corso dell’ultima campagna elettorale promise di portare le pensioni minime a 1.000 euro, obiettivo che è quasi impossibile venga raggiunto nel corso dei prossimi anni.

Cos’è l’incremento al milione

L’incremento al milione (chiamato così perché consentiva ai trattamenti previdenziali, come pure assistenziali, di raggiungere quota 1 milione delle vecchie lire) è stato introdotto dall’articolo 38 della legge n. 448 del 2001 con l’obiettivo di garantire un supporto maggiore rispetto a quello riconosciuto dall’integrazione al trattamento minimo (ossia quella misura che consente di raggiungere la soglia minima di pensione) per coloro che si trovano in una situazione economica di difficoltà.

Consiste in una maggiorazione dell’importo che se riconosciuta su un trattamento previdenziale (spetta anche su Assegno sociale e pensione per invalidi civili al 100%) ha un importo fisso di circa 135 euro al mese, 136,44 euro per la precisione.

A chi spetta l’incremento al milione

Per avere diritto a questa maggiorazione serve essere titolari di una pensione di importo inferiore al minimo, quindi sotto i 598,61 euro. Ed è bene specificare che non necessariamente bisogna beneficiare dell’integrazione al trattamento minimo per goderne, misura che ricordiamo essere riservata a coloro che hanno almeno un contributo settimanale versato prima del 31 dicembre 1995 (nel regime cosiddetto retributivo).

Prendiamo come esempio due pensionati, uno che prende 500 euro di pensione più 98,61 euro di trattamento integrativo e l’altro che con lo stesso importo non gode di nessuna maggiorazione dal momento che rientra interamente nel sistema contributivo.

Entrambi hanno diritto a 136,44 euro di incremento al milione, con il primo che quindi salirà a 735,05 euro, mentre il secondo a 636,44 euro.

Va detto poi che per coloro che hanno una pensione superiore a 598,61 euro ma inferiore a 735,05 euro, l’incremento spetta comunque ma in misura parziale. Attraverso la formula che trovate di seguito, infatti, viene assicurata un’integrazione tale da permettere comunque il raggiungimento dei 735,05 euro mensili:

735,05 - Importo della pensione

Per avere diritto all’incremento al milione bisogna però stare al di sotto di determinate soglie reddituali, considerando anche altre entrate del pensionato. Quest’anno le soglie entro cui stare sono le seguenti:

  • reddito individuale del richiedente: 9.555,65 euro;
  • reddito coniugale (se il richiedente risulta sposato): 16.502,98 euro.

Incremento al milione nel 2025 solo per chi è nato in questi anni

L’incremento al milione è inoltre riservato solamente a coloro che hanno raggiunto una certa età. Nel caso dei pensionati il limite è fissato a 70 anni, con la possibilità però di ridurlo di 12 mesi ogni 5 anni di contribuzione. Per chi ad esempio è andato in pensione con 20 anni di contributi, l’incremento spetta già a 66 anni.

In ogni caso comunque non spetta sotto i 65 anni, eccetto per coloro che ne godono sulla pensione di inabilità civile per i quali viene riconosciuta già al compimento dei 18 anni.

Quindi, considerando che l’incremento al milione spetta anche nel 2025, il prossimo anno verrà riconosciuto per la prima volta ai nati nel periodo compreso tra il 1954 e il 1959.

E attenzione perché gli importi saranno leggermente differenti. L’aumento sarà sempre di 136,44 euro in quanto non oggetto di rivalutazione, ma a crescere sarà la soglia entro cui se ne ha diritto visto che la pensione minima, per effetto di un incremento dell’1%, dovrebbe salire a 604,59 euro. Considerando anche l’incremento in oggetto, salirebbe quindi a 741,03 euro.

Attenzione però, l’aumento non è automatico: è il titolare di pensione a doverne fare richiesta, rivolgendosi a un patronato o in alternativa attraverso il servizio “consulente digitale delle pensioni” disponibile nell’area personale MyInps.

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