Pensioni, quanto prende chi ci va nel 2025. La tabella con gli importi

Simone Micocci

25 Novembre 2024 - 10:47

Con l’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione, che segue a quello del tasso di capitalizzazione, possiamo farci un’idea su quanto prende di pensione chi ci va nel 2025.

Pensioni, quanto prende chi ci va nel 2025. La tabella con gli importi

Con l’ufficialità da parte del ministero del Lavoro dei coefficienti di trasformazione per il prossimo biennio, che segue a quella del tasso di rivalutazione del montante contributivo possiamo rispondere alla domanda su quanto prende chi va in pensione nel 2025, almeno per quanto riguarda la parte di assegno calcolata con il contributivo.

Per quanto riguarda quella che riferisce al retributivo, quindi per i contributi versati entro il 31 dicembre 1995, oppure 2011 nel caso di coloro che entro la fine del 1995 avevano maturato almeno 18 anni di contributi, non ci sono infatti chissà quali aggiornamenti da fare visto che l’importo dell’assegno è determinato dalla media delle ultime retribuzioni percepite delle quali se ne prende una certa percentuale, solitamente il 2%, per ogni anno di contributi accreditato.

Discorso differente per quel sistema contributivo introdotto dalla legge Dini dove l’importo della pensione viene calcolato prendendo in considerazione tutti i contributi versati in carriera (nel solo periodo considerato nel contributivo ovviamente), i quali vengono rivalutati in base alla crescita dell’economia e trasformati in pensione attraverso un apposito coefficiente tanto più elevato quanto più si ritarda l’accesso alla pensione.

A tal proposito, per il 2025 c’è una buona e una cattiva notizia. La prima è quella per cui i contributi maturati godono di una rivalutazione migliore rispetto a chi è andato in pensione negli anni scorsi, mentre quella negativa è che, per effetto della crescita delle speranze di vita, il coefficiente di trasformazione peggiora rispetto al biennio che sta per concludersi (che va detto è stato profondamente influenzato dalla pandemia).

Di seguito faremo alcuni esempi così da avere un’idea su quanto prende di pensione chi smette di lavorare nel 2025, per quanto ovviamente non sia possibile analizzare singolarmente ogni posizione contributiva.

Come calcolare il montante contributivo 2025

Come prima cosa bisogna iniziare dal calcolare il montante contributivo, ossia il “tesoretto” accumulato in carriera.

Questo conta di tutti i contributi versati, che ad esempio nel caso dei lavoratori dipendenti sono pari generalmente al 33% della retribuzione lorda percepita. Ad esempio con uno stipendio lordo di 20.000 euro si versano 6.600 euro di contributi per ogni anno di lavoro.

Come anticipato però i contributi accumulati, ma solo fino a quelli versati nell’anno che precede il pensionamento (aggiornati al 31 dicembre 2023 quindi per coloro che smettono di lavorare nel 2025), vengono rivalutati sulla base del tasso calcolato tenendo conto della crescita dell’economia. A tal proposito, sappiamo che per chi va in pensione nel 2025 il tasso di rivalutazione è pari al 3,662%. Ecco quindi una tabella che ci dice a quanto ammonta il montante contributivo a seconda dei contributi versati in carriera:

Retribuzione media lorda Contributi versati ogni anno Anni di contributi Totale contributi versati Contributi rivalutati (fino al 31 dicembre 2023) Totale montante contributivo
15.000 4.950 20 99.000 102.441,78 107.391,78
15.000 4.950 30 148.500 153.662,67 158.612,67
15.000 4.950 40 198.000 204.883,56 209.833,56
20.000 6.600 20 132.000 136.463,28 143.063,28
20.000 6.600 30 198.000 204.883,56 211.483,56
20.000 6.600 40 264.000 273.303,84 279.903,84
25.000 8.250 20 165.000 170.775,86 179.025,86
25.000 8.250 30 247.500 255.696,14 263.946,14
25.000 8.250 40 330.000 340.616,42 348.866,42
30.000 9.900 20 198.000 204.883,56 214.083,56
30.000 9.900 30 297.000 307.065,23 316.265,23
30.000 9.900 40 396.000 409.246,90 419.446,90
35.000 11.550 20 231.000 238.869,75 250.419,75
35.000 11.550 30 346.500 358.196,62 369.746,62
35.000 11.550 40 462.000 475.523,49 487.073,49
40.000 13.200 20 264.000 272.844,91 286.044,91
40.000 13.200 30 396.000 409.246,90 422.446,90
40.000 13.200 40 528.000 545.648,89 558.848,89
45.000 14.850 20 297.000 307.065,23 321.915,23
45.000 14.850 30 445.500 459.896,51 474.746,51
45.000 14.850 40 594.000 612.727,79 627.577,79
50.000 16.500 20 330.000 341.696,62 358.196,62
50.000 16.500 30 495.000 528.023,48 544.523,48
50.000 16.500 40 660.000 682.350,34 698.850,34

Come calcolare la pensione per la parte maturata nel contributivo

La regola vuole poi che il montante contributivo si trasformi in pensione applicando un apposito coefficiente variabile a seconda di quando si smette di lavorare. Il principio vuole infatti che più si smette tardi di lavorare e più sarà vantaggioso il coefficiente utilizzato.

Come anticipato, i coefficienti cambiano nel 2025 e, per effetto della variazione delle speranze di vita, risultano meno vantaggiosi rispetto al biennio appena trascorso (ma comunque ancora migliori rispetto a quelli applicati nel biennio 2021-2022).

La tabella aggiornata è la seguente:

EtàDivisoriValori
57 23,789 4,204%
58 23,213 4,308%
59 22,631 4,419%
60 22,044 4,536%
61 21,453 4,661%
62 20,857 4,795%
63 20,258 4,936%
64 19,656 5,088%
65 19,049 5,250%
66 18,441 5,423%
67 17,831 5,608%
68 17,218 5,808%
69 16,600 6,024%
70 15,980 6,258%
71 15,360 6,510%

Quindi, prendendo i suddetti montanti contributivi possiamo farci un’idea di quanto spetta di pensione in base all’età di pensionamento. Pensiamo ad esempio a un lavoratore che, guadagnando in media 40.000 euro l’anno per 30 anni, ha accumulato un montante contributivo di 422.446,90 euro. A quanto ammonta la pensione? Ecco una tabella che ce lo dice:

Età Coefficiente di trasformazione Pensione annua lorda Pensione mensile lorda
57 4,204% 17.759,67 1.366,13
58 4,308% 18.199,01 1.399,92
59 4,419% 18.667,93 1.436,00
60 4,536% 19.162,19 1.474,01
61 4,661% 19.690,25 1.514,63
62 4,795% 20.256,33 1.558,18
63 4,936% 20.851,98 1.604,00
64 5,088% 21.494,10 1.653,39
65 5,250% 22.178,46 1.706,04
66 5,423% 22.909,30 1.762,25
67 5,608% 23.690,82 1.822,37
68 5,808% 24.535,72 1.887,36
69 6,024% 25.448,20 1.957,55
70 6,258% 26.436,73 2.033,59
71 6,510% 27.501,29 2.115,48

Ora vediamo invece quanto spetterebbe di pensione a seconda di qual è l’età del pensionamento prendendo in considerazione sempre i valori considerati nella prima tabella.

Montante contributivo Pensione a 62 anni di età Pensione a 64 anni di età Pensione a 67 anni di età Pensione a 71 anni di età
99.000 4.737,05 5.031,52 5.547,92 6.447,90
148.500 7.118,25 7.558,80 8.334,68 9.435,00
198.000 9.490,50 10.090,80 11.121,60 12.422,00
132.000 6.325,80 6.705,60 7.491,60 8.385,00
198.000 9.490,50 10.090,80 11.121,60 12.422,00
264.000 12.744,00 13.424,00 14.672,00 16.137,00
165.000 7.914,00 8.406,00 9.346,00 10.651,00
247.500 11.864,50 12.385,50 13.828,50 15.453,50
330.000 15.786,00 16.654,50 18.025,50 19.838,00
198.000 9.490,50 10.090,80 11.121,60 12.422,00
297.000 14.235,00 15.227,50 16.440,00 18.153,00
396.000 18.980,00 19.905,00 21.588,00 23.401,50
231.000 11.070,00 11.758,50 12.857,00 14.055,00
346.500 16.609,50 17.426,50 18.628,50 20.019,00
462.000 22.155,00 23.062,50 24.611,50 26.312,00
264.000 13.824,00 14.697,00 15.800,50 17.012,50
396.000 20.227,50 21.436,50 23.048,50 25.074,00
528.000 26.784,00 28.019,00 29.719,00 32.097,00
297.000 15.786,00 16.654,50 18.025,50 19.838,00
445.500 23.086,00 24.338,50 26.137,50 28.299,00
594.000 31.045,00 32.486,50 34.375,50 37.064,00
330.000 18.990,00 19.920,00 21.606,00 23.425,00
495.000 28.393,50 29.847,50 31.876,50 34.424,00
660.000 37.500,00 39.000,00 41.200,00 44.000,00

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