Le pensioni verranno ridotte per quattro rate a partire dal mese di febbraio. L’operazione riguarda alcuni assegni elevati come comunica INPS in una recente nota.
Pensioni: ridotte a febbraio e per altre tre mensilità. Ad annunciarlo è INPS che spiega anche perché.
Oggi 1° febbraio è il giorno in cui le pensioni del mese corrente vengono pagate a coloro che ricevono l’accredito in banca.
Le pensioni di febbraio per chi le riceve in contanti anche per il mese corrente sono state anticipate agli ultimi giorni di gennaio a causa dell’emergenza Covid.
Dal mese di febbraio e per i prossimi tre mesi tuttavia potrebbero esservi delle sorprese per alcune pensioni i cui importi saranno ridotti. Si tratta delle pensioni con importo elevato, quelle che INPS indica come pensioni d’oro.
I tagli tuttavia riguarderanno, e fino al mese di novembre, anche altre pensioni. Vediamo perché.
Pensioni: ridotte a febbraio per importi elevati
Le pensioni sono ridotte a febbraio e per le prossime tre mensilità per importi elevati, ma che ovviamente non riguarderanno tutti. Come comunica INPS in una notizia del 28 gennaio sono state effettuate operazioni di verifica dall’Istituto di congruità degli importi trattenuti nel corso del 2020 “a titolo di riduzione delle pensioni di importo elevato, di cui all’articolo 1, commi 261 e seguenti, legge 30 dicembre 2018, n. 145 (cosiddette pensioni d’oro).”
In caso di ricalcolo con conguaglio positivo e quindi a favore del pensionato, nella pensione di febbraio verrà accreditato quanto allo stesso dovuto. In caso di conguaglio negativo invece, ed è in questo caso che si parla di riduzione dell’importo, lo stesso verrà recuperato in quattro rate a partire dal mese di febbraio. In questo caso, se il ricalcolo dell’IRPEF conseguente alla riduzione dell’imponibile riferito al 2020 ha determinato un importo a credito, quanto dovuto al pensionato viene pagato con la pensione di febbraio.
Come comunica INPS:
“Su queste pensioni, inoltre, viene applicata la prima rata delle addizionali regionali e comunali determinate sul solo reddito da pensione.”
Pensioni: altre riduzioni a febbraio
INPS ricorda che sulle pensioni di febbraio, come avvenuto anche a gennaio, vengono trattenute IRPEF mensile e le addizionali regionali e comunali relative al 2020 in 11 rate nell’anno successivo a quello di riferimento (nel 2021 per il 2020) quindi da gennaio e fino al mese di novembre.
Nel mese di febbraio inoltre, come avvenuto a gennaio, vengono applicate le trattenute IRPEF e addizionali regionali e comunali dovute nel 2020 a seguito del ricalcolo effettuato dall’Istituto, se queste sono state effettuate in misura minore nello scorso anno.
Se il conguaglio dà un importo pari o superiore a 100 euro, la cifra viene dilazionata, per le pensioni fino a 18mila euro, fino al mese di novembre 2021 laddove le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2021.
INPS poi con riferimento alle riduzioni di febbraio e successive comunica che per le pensioni i cui titolari non siano percettori di altre prestazioni pensionistiche, per un’applicazione omogenea della tassazione, nel 2021 le ritenute IRPEF saranno calcolate con riferimento all’importo complessivo annuo dell’assegno.
Questo permette che sulla tredicesima non venga applicata una trattenuta più elevata. La tassazione viene pertanto applicata sulle pensioni in modo omogeneo da gennaio a dicembre. Conclude INPS:
“Il calcolo non incide sull’importo annuo dell’IRPEF complessivamente trattenuta, che resta invariato, ma assicura che la tassazione gravante sulla tredicesima mensilità sia omogenea a quella degli altri ratei dell’anno.”
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