Per quanti giorni un’auto può rimanere parcheggiata nello stesso posto?

Ilena D’Errico

9 Marzo 2025 - 00:09

Ecco per quanti giorni un’auto può rimanere parcheggiata nello stesso posto secondo la legge.

Per quanti giorni un’auto può rimanere parcheggiata nello stesso posto?

Sono sempre numerose le lamentele dei cittadini riguardo ai parcheggi occupati a lungo dallo stesso veicolo, talvolta in evidente disuso, altre volte no. Così le persone, in particolar modo i residenti della zona, si sentono derubati del proprio diritto di parcheggiare nello spazio pubblico. Il risentimento è un sentimento del tutto comprensibile, accentuato dall’interminabile ricerca di uno spazio libero e dal conseguente spreco di carburante. Fatta ovviamente eccezione per i parcheggi privati, infatti, le aree di sosta pubbliche sono destinate all’intera collettività che ha pari diritti di utilizzo.

Per questo motivo arrivano spesso segnalazioni alla Polizia locale, senza contare che l’abbandono di veicoli può celare problemi ben più gravosi di un’occupazione dello spazio pubblico illegittima. Il tema è piuttosto caldo, visto che d’altra parte ci sono molti proprietari di auto o altri mezzi che rivendicano il proprio diritto di parcheggiare dove preferiscono e per il tempo necessario alle proprie esigenze. Come spesso accade in questo genere di situazioni, non è possibile stabilire a prescindere chi abbia ragione. Bisogna capire cosa prevede la legge e seguire le regole di caso in caso. Vediamo quindi per quanti giorni un’auto può rimanere parcheggiata nello stesso posto a seconda della situazione.

Per quanti giorni un’auto può rimanere parcheggiata nello stesso posto

In molti Paesi del mondo, alcuni anche in Europa, il parcheggio nelle aree di sosta pubbliche è consentito soltanto per un certo periodo di tempo. Se il parcheggio perdura oltre i limiti fissati dalla legge il proprietario viene sanzionato, subendo molto spesso anche la rimozione forzata del mezzo, naturalmente a proprie spese. In Italia, tuttavia, non esistono norme analoghe. La legge non prevede nulla in questo senso, pertanto non può essere desunto un limite generale. Ciò significa che in assenza di disposizioni specifiche il tempo per cui è possibile restare in un parcheggio pubblico è illimitato, senza alcuna conseguenza per il proprietario del veicolo.

A patto che ciò sia davvero possibile, però, è sempre indispensabile rispettare il Codice della strada. Si deve quindi trattare di un parcheggio eseguito correttamente, in un’area dove è permesso collocare il mezzo e nelle modalità previste dalla legge. Tanto per fare un esempio, l’auto non può rimanere nemmeno un giorno parcheggiata dove vige un divieto di sosta, previsto dalla segnaletica specifica o in generale dal Codice della strada. Per quanto riguarda i parcheggi pubblici ci sono comunque due elementi a cui prestare molta attenzione:

  • il pagamento delle tariffe nelle aree a pagamento, ossia le strisce blu;
  • le eventuali ordinanze comunali che prevedono regole specifiche per il territorio.

Affinché il veicolo possa trovarsi in un parcheggio a pagamento è ovviamente indispensabile pagare il relativo ticket per tutto il tempo di sosta, facendo riferimento a giorni e orari in cui il costo è dovuto. In tal proposito va fatta una precisazione anche in merito all’uso del disco orario. Quest’ultimo deve essere utilizzato in determinate aree di sosta prefissate dal Comune e segnalate debitamente, prevedendo appunto un tempo massimo per cui è consentito lasciare il veicolo parcheggiato, ma in modo del tutto gratuito. Questa regolamentazione serve proprio a evitare l’abuso delle aree di sosta gratuite e garantire la rotazione dei veicoli, consentendo a tutti i conducenti il movimento nel territorio.

Allo stesso scopo molti Comuni fissano quindi delle limitazioni riguardanti il tempo di parcheggio, che è bene verificare nelle ordinanze. In ogni caso, bisogna fare attenzione anche allo stato dell’automobile parcheggiata, in quanto la legge prevede specifiche regole per i veicoli potenzialmente abbandonati. Un mezzo non può però essere considerato abbandonato se è munito di targa e del tutto utilizzabile (ossia senza pezzi mancanti, pronto alla marcia e così via). Ovviamente il veicolo deve anche essere coperto dalla polizza assicurativa e non creare pericolo o intralcio. Altrimenti, si rischiano pesanti sanzioni e, eventualmente, l’accusa del reato di abbandono di rifiuti pericolosi.

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