La Russia sarebbe ormai sul punto di conquistare Bakhmut: perché questa battaglia, come ammesso anche dal presidente Zelensky, potrebbe cambiare la storia della guerra in Ucraina.
La guerra in Ucraina starebbe per entrare in una fase tutta nuova, dopo i mesi autunnali e invernali caratterizzati da una battaglia a bassa intensità costata però ugualmente un alto numero di morti su entrambi i fronti.
La chiave di volta della guerra per diversi analisti e per Volodymyr Zelensky - anche se le parole del presidente ucraino potrebbero avere lo scopo di mettere pressione alla Nato nell’inviare nuovi aiuti militari - sarebbe la battaglia di Bakhmut.
“Le truppe russe avranno strada aperta per conquistare città chiave nell’Ucraina orientale se prenderanno il controllo di Bakhmut - ha dichiarato Zelensky alla Cnn -, per noi è una questione tattica”.
Poco dopo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che “non possiamo escludere che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni, questo non sarà necessariamente una svolta nella guerra ma evidenzia solo che non dobbiamo sottovalutare la Russia e dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina”.
In mattinata il gruppo Wagner - mercenari al soldo di Mosca - ha annunciato di aver preso il pieno controllo di tutta la parte Est di Bakhmut, con le truppe ucraine che nelle scorse ore hanno valutato anche l’ipotesi della ritirata strategica decidendo poi di mantenere la posizione e di resistere fino all’ultimo.
Ma perché la presa di questa cittadina di quasi 80.000 abitanti (ora i civili sarebbero solo 4.000), capoluogo dell’omonimo Obalst situato nel cuore del Donetsk, viene definita così importante per gli sviluppi della guerra?
Bakhmut e il destino della guerra in Ucraina
I motivi dell’importanza della città di Bakhmut in questa guerra sono stati sviscerati sempre da Volodymyr Zelensky: “Capiamo che dopo Bakhmut potrebbero andare oltre. Potrebbero andare a Kramatorsk, a Sloviansk, sarebbe una strada aperta per i russi dopo Bakhmut verso altre città in ucraina, in direzione di Donetsk”.
Oltre alla conquista territoriale, per il presidente ucraino una vittoria della Russia nel fortino di Bakhmut sarebbe anche una iniezione di fiducia in quanto “aiuterebbe a mobilitare la società per creare l’idea di essere un esercito potente”.
La città di Bakhmut avrebbe così un alto valore simbolico e strategico, con la Russia che in queste settimane ha impegato le truppe migliori per cercare di vincere la strenua resistenza degli ucraini.
Del resto come riporta Askanews Bakhmut “Bakhmut ha importanti collegamenti stradali con altre parti della regione di Donetsk; verso est fino al confine con Lugansk, a nord-ovest fino a Sloviansk e a sud-ovest fino a Kostiantynivka”, motivo per cui l’esercito di Kiev sta tentando fino all’ultimo di evitare che tutta la città possa cadere in mano russa.
Più in generale la presa di Bakhmut dopo un assedio durato circa sei mesi, potrebbe essere l’antipasto di quella grande offensiva della Russia attesa in primavera: dopo una lunga fase di stallo, la guerra in Ucraina nelle prossime settimane potrebbe aumentare ulteriormente di intensità, con la Nato ben conscia di non potersi permettere che Vladimir Putin possa riuscire a issare la propria bandiera a Kiev.
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